LAmerica dei fari
L'America dei fari

Urbania, 8 luglio ore 17.30, Giardino Museo diocesano presentazione di un racconto di Maria Grazia Maiorino

in Agorà

Urbania, 8 luglio ore 17.30, Giardino Museo diocesano presentazione di un racconto di Maria Grazia Maiorino

 

E’ un personaggio della letteratura italiana, Maria Grazia Maiorino di Ancona, una scrittrice molto impegnata sul fronte della scrittura di senso. La creazione letteraria appartiene alla sua vita quotidiana nella complessità del suo essere e del suo testimoniare la partecipazione ai gesti quotidiani della gente. Ha iniziato la sua riflessione del profondo con la poesia vent’anni fa: con il racconto della memoria familiare per poi procedere alla lettura di fatti e situazioni inquietanti: da ” ilE ho trovato la rosa gialla” (1994) e “Viaggio in Carso” (2000) fino a “Di marmo e d’aria” (2005). Poi, la svolta con “I giardini del mare” (2009), la nuova poesia dell’Adriatico che riesce a comunicare vita amicale e vita di relazione nella città di grande tradizione sociale, di intensa cultura marinara, di ambienti d’arte e di persone aperte ad un dialogo continuo. Il segno della poesia è un canto di stupore che si rinnova, è il cogliere la dimensione concreta e spirituale delle persone che si incontrano. Persone che appartengono al proprio mondo del lavoro, soggetti che esercitano una professione, flaneur imperterriti ed espressione di un paesaggio immortale: cadenzano la giornata, danno virtualità ad un desiderio, sono simboli di un quartiere, frequentatori di un cimitero, ombre del Cardeto. Alla poesia si alterna la prosa, il racconto, il diario, i giorni e gli eventi, la curiosità sociale e l’impegno civile: la Maiorino passa da un impegno di quartiere ad una adesione di comunità, dalla necessità conflittuale alla ricerca di scena e di coscienza fino ad accompagnare una storia familiare profonda con il romanzo “L’azzurro degli occhi scuri” (2006). L’ultima opera è una raccolta di undici racconti, “L’America dei fari” (Gwynplaine, Camerano, 2013), narrazione di relazioni e di visioni: prima di tutto le Marche, una tessitura dominante, una dimensione spirituale, un esercizio della convivialità. Per la Maiorino, le Marche con le sue tradizioni e la sua gente è una cultura, un essere della vita sociale. Le Marche è un’isola di poesia, ha detto Carlo Bo. I fari sono ambienti e richiami, poi ci sono i luoghi, come quello del racconto “L’harmonium”, Urbania e un giardino misterioso, un artista, una fornace, un laboratorio di ceramica ed una musa ispiratrice. E’ un racconto metafisico e del silenzio e di avventura: la scena si svolge in un antico e perduto monastero. Da leggere. (Gastone Mosci)

 

LAmerica dei fari 

 

LUNEDI’ 8 LUGLIO 2013 – ORE 17.30

 

CORTE DEL MUSEO LEONARDI
(già Museo Diocesano) di URBANIA

Lettura teatrale del racconto “L’Harmonium

e presentazione del libro “L’America dei fari”
(Gwynplane, Camerano 2013)

di Maria Grazia Maiorino

Letture a cura del gruppo teatrale Il Palchettone

Interverranno Gastone Mosci, Raimondo Rossi e l’autrice

Momento musicale con Lorenzo Antinori
all’harmonium

… Lì, nelle ultime vetrine del museo, Maria Sole aveva scoperto i suoi angeli, scolpiti intorno a un vuoto. Ventosi, smaterializzati angeli di maiolica lucente, piccole teste come capini di uccelli, ali fiammanti come torce. Cotti a terzo fuoco, e lei subito li aveva visti volteggiare in un cerchio del Paradiso di Dante…