ANGELO SFERRAZZA | DOMENICA 13 DICEMBRE 2015 | ORE 11.00
NEL GIUBILEO DELLA MISERICORDIA. PAPA FRANCESCO CONTRO LA CORRUZIONE
Giubileo della Misericordia. Roma 13 dicembre 2015. Non sarà facile “raccontare” il Giubileo della Misericordia. Qualcuno è già partito col piede sbagliato. Ha fatto confronti di numeri di presenze con quello del 2000, senza il minimo sforzo di storicizzare i due eventi. Questo Giubileo è altra cosa, nelle finalità, nel tema, nel metodo. Pensare solo che all’apertura nello stesso giorno della Porta Santa di san Giovanni, in tutto il mondo si aprivano migliaia di Porte Sante, moltissime modeste di legno e non scolpite in metalli nobili e lontano dai flash dei fotografi e dalle telecamere, dà la misura della novità e del senso religioso. In questi primi eventi, quel che conta è la manifestazione di fede dei pellegrini, come domenica 13 a San Giovanni e all’Angelus ed infine a San Paolo. Le file su via della Conciliazione si sono ingrossate e con una sorpresa. A dare una mano alle nostre forze dell’ordine anche poliziotti polacchi, spagnoli e statunitensi. Domenica è stata una giornata assai complicata. Non solo i tre appuntamenti religiosi, ma anche la presenza a Roma del Segretario di Stato americano Kerry e rappresentanti libici per discutere dell’accordo fra le diverse fazioni del Paese per la nascita di un governo di unità nazionale, che dovrebbe essere firmato nei prossimi giorni. Fatto importante che potrebbe abbassare il “pericolo” Libia.
Un episodietto comico. Dal punto di vista della sicurezza tutto a posto, solo un allarme. Nella zona di San Giovanni era sta segnalata una strana carovana di biciclette con in sella una quindicina di Babbi Natale! Chi erano? Erano veri Babbi Natale a far pubblicità non si sa a che cosa e non pericolosi terroristi…
Come sempre le omelie e la recita dell’Angelus danno lo spunto a Papa Francesco di non trascurare il presente. Una staffilata alla corruzione proprio all’Angelus. Cita le tre domande rivolte dalla folla e dai soldati a Giovanni Battista. La terza gliela fanno i pubblicani (esattori per antonomasia). “Che cosa dobbiamo fare”? Ad essi il Battista risponde di non esigere di più della somma dovuta e di non estorcere niente a nessuno ed accontentarsi delle loro paghe. Fuori del testo ufficiale letto, Papa Francesco spiega: ” non prendere tangenti”! e poi ” le cose non sono cambiate tanto… “.
Ai saluti il Papa ricorda la conclusione dei lavori della conferenza mondiale sul clima di Parigi e la conferenza Ministeriale dell’Organizzazione Mondiale de Commercio che si terrà a Nairobi dal 15 dicembre, città visitata nel suo ultimo viaggio in Africa. Il messaggio di Papa Francesco è sintetico e chiaro come sempre. ” Mi rivolgo ai Paesi che vi parteciperanno, affinché le decisioni che saranno prese tengano conto dei bisogni dei poveri e delle persone vulnerabili, come anche delle legittime aspirazioni dei Paesi meno sviluppati e del bene comune dell’intera famiglia umana”.
E’ stato ufficialmente annunciato sabato 12 il viaggio Apostolico di Papa Francesco in Messico dal 12 al 18 febbraio 2016. Sarà un viaggio importante e difficile e per la situazione interna del Paese ( basti pensare ai narcos) e per la sua posizione geopolitica: confine con gli Usa e tema spinoso dell’emigrazione.
Angelo Sferrazza