Fano, Palazzo Bracci-Pagani: La inaugurazione
Palazzo Bracci Pagani inaugurato a Fano da Philippe Daverio con una mostra speciale dello scultore Giuliano Vangi
Giornata straordinaria per l’arte e la cultura della città della Fortuna quella di sabato 21 maggio grazie alla cerimonia ufficiale di inaugurazione del restaurato Palazzo Bracci Pagani in pieno centro storico e del nuovo Sistema Museale allestito nei suoi 4 piani. L’ ing. Fabio Tombari, Presidente della Fondazione Carifano , che dopo l’acquisizione della proprietà dello storico Palazzo ne ha completato –in 4 anni di lavori – il restauro ed il recupero funzionale degli ampi spazi e dei quattro piani, dopo il rituale taglio del nastro alle ore 17 e l’applaudita esibizione del Coro Polifonico Malatestiano nella gremitissima Corte del Nespolo- bellissimo spazio aperto per conferenze, dibattiti ed eventi vari -, ha dato il benvenuto al numerosissimo pubblico convenuto per lo speciale evento, alle autorità civili e militari, al Sindaco Massimo Seri, all’Assessore alla Cultura Stefano Marchegiani, nonché ai due illustri ospiti, il simpatico e brillante critico d’arte Philippe Daverio e il Maestro internazionale Giuliano Vangi, scultore toscano da alcuni decenni ormai pesarese d’adozione. Il Presidente Tombari, nel porgere i saluti dell’attivissima e meritoria Fondazione, ha ben sottolineato di essere particolarmente felice ed orgoglioso “di poter consegnare un pregevole Palazzo storico ed il nuovo Sistema Museale alla cultura come bene d’interesse storico-artistico e patrimonio a disposizione della comunità fanese, di turisti, visitatori che amano ed apprezzano l’arte, la storia ed il bello”, così come dispose la Contessa Diana Bracci. La parola è poi passata al celebre critico ed esperto d’arte Philippe Daverio, il quale nel suo articolato ed approfondito intervento ha innanzitutto elogiato in modo convinto la Fondazione Carifano per il lodevole recupero e restauro conservativo delle facciate,degli edifici e spazi interni che ha dato nuova vita al restaurato Palazzo Bracci Pagani in piena armonia col contesto urbano all’incrocio tra Corso Matteotti e Via Arco d’Augusto. Ha poi, con la solita e riconosciuta verve critica corroborata dal forbito e raffinato eloquio, illustrato la speciale Mostra – evento nell’evento come omaggio graditissimo della città fanese – di sculture e disegni di Giuliano Vangi, posta al piano nobile del Palazzo nella splendida “Diana Art Gallery”. Al termine del suo excursus sullo stile personale, sull’altissima qualità tecnica ed artistica e sul significativo valore simbolico dei capolavori realizzati dal prestigioso scultore nato a Barberino del Mugello, Daverio mette in rilievo che “ la scultura di Vangi racconta la fisicità, la visceralità, non ha nulla a che vedere con l’idea di bellezza. Ci insegna che soffriamo e gioiamo tutti nello stesso modo.” A questo punto, a tutti i presenti viene consegnata gratuitamente una copia della bella ed utilissima pubblicazione “Palazzo Bracci Pagani a Fano”- Aspetti e figure in margine al restauro, a cura dell’artista e scrittore Dante Piermattei, stampata per conto sempre della Fondazione Carifano, mentre molti si son messi in fila davanti al critico Daverio – affiancato dal prof. Alberto Berardi, vice presidente della Fondazione – per complimentarsi con lui della gradevole e sagace dissertazione e per farsi apporre un autografo. Dalle 18 in avanti, fino alle 24 per la concomitante Notte dei Musei, è seguìta per il primo gruppo di ospiti, autorità e cittadini in possesso del pass necessario la visita guidata dallo stesso artista Vangi il quale, attorniato da alcuni familiari ed amici, ha presentato i grandi disegni preparatori posti alle pareti di fronte alle corrispondenti sculture in gesso,marmo, bronzo, nichel-oro, avorio, legno pregiato che sorprendono subito ed emozionano ogni visitatore. Avviene quasi un magico dialogo silenzioso tra le persone che osservano ed altre, come il prof. Aldo Grassini, direttore del Museo Tattile Omero di Ancona in visita con la moglie Daniela ed alcuni collaboratori, che toccano amabilmente queste prodigiose sculture, quali “Progetto per una fontana”, “Uomo con le mani in tasca”, “Uomo nudo in piedi”, “Veronica al mare”, l’enigmatica e toccante “Lucia”. Lo scultore, seppure riservato e schivo per indole, si sofferma per consentire qualche foto dietro l’ultima enorme opera prodotta per l’occasione che s’intitola “Uomo seduto su poltrona di cristallo” 2016 – bronzo-nichel e cristallo, evidenziando che anche in questo lavoro, come nelle precedenti opere scultoree, il filo rosso che sorregge e dà espressività realistica, valenza simbolica e pieno senso logico a tutta la sua ideazione, composizione e produzione artistica è l’uomo contemporaneo assorto nella sua nudità fisica e morale, nei suoi drammi e dubbi quotidiani, nelle proprie fragilità intime, ben consapevole della fugacità della sua esistenza e dell’inesorabile scorrere del tempo. Conclusa l’emozionante visione di tanti capolavori, risaliamo le scale per un veloce giro nelle sale che ospitano il Museo di Scienze Naturali di paleontologia e mineralogia e la Sala delle collezioni numismatiche,archeologiche ed etnografiche , spazi gestiti dal Circolo culturale Giuseppe Castellani. Successivamente scendiamo al primo piano per ammirare gli altri ambienti dedicati alla cultura, vedi la Biblioteca di Storia dell’arte e della Ceramica “Giancarlo Bojani” già direttore del celebre M.I.C. di Faenza scomparso nel 2013,un prezioso e vasto patrimonio librario ora a disposizione del pubblico. Poi facciamo un altro giretto nella “Saletta Ruggero Ruggeri”, ( il famoso attore teatrale e cinematografico fanese nato nel 1871 proprio in questo palazzo, splendido interprete di molte opere pirandelliane ), che conserva materiale d’archivio sull’attore acquisito da varie sedi ed espone fotografie di scena e pubblicazioni di teatro. Infine, su espresso invito del gentile Dante Piermattei, accediamo da un’ampia scala (ma è disponibile un moderno ascensore per disabili) ai piani interrati – ex cantine enologiche – dove è stata ricavata una seconda galleria d’arte intitolata “Spazio espositivo Pagani”, nome del marito dell’ultima padrona di casa , la già nominata contessa Diana Bracci che qui dimorò sino alla morte nel 1924 e a cui è stata intitolata la Galleria del piano nobile: questa sarà la nuova sede per mostre d’arte estemporanea, in un accogliente e caratteristico ambiente underground, dotato pure di un efficiente impianto di condizionamento. Completata , pertanto,ì in modo accurato la visita del Nuovo Sistema Museale, prima di lasciare il Palazzo Bracci Pagani così vivo e pulsante di iniziative, ricco di valide proposte ed esposizioni storiche ed artistiche, salutiamo e ringraziamo gli organizzatori ed artefici principali di un evento straordinario – il Presidente della Fondazione ing. Fabio Tombari, il vice presidente prof. Alberto Berardi, il curatore del pregevole catalogo Dante Piermattei, rivolgendo un doveroso e convinto plauso alla Fondazione Carifano per aver riconsegnato alla fruizione pubblica un considerevole patrimonio architettonico, storico ed artistico che va ad arricchire indubbiamente la già consistente offerta culturale e turistica della città di Fano, proprio nel cuore del centro storico.
La mostra di sculture e disegni di Giuliano Vangi sarà visitabile, ad ingresso libero, ore 17/20 fino al 15 giugno, quindi dalle ore 21 alle 24 fino al 21 agosto, tutti i giorni tranne il lunedì, a Palazzo Bracci Pagani di Fano – Corso Matteotti.
A cura di Vincenzo Prediletto