Urbino. Seminario con Khaled Fouad Allam, Avere vent’anni a Tunisi e al Cairo, Palazzo Petrangolini, 21 agosto ore 17,15
Da tempo l’islamologo Fouad Khaled Allam, analizza da profondo conoscitore del mondo arabo (sulle pagine de “La Stampa” e de “Il Sole-24 Ore”) i fermenti e le ribellioni che scuotono i paesi dell’altra sponda del Mediterraneo e sono state chiamate, ottimisticamente, al loro sorgere “primavere arabe”.
E’ nato così il recentissimo volume “Avere vent’anni a Tunisi e al Cairo. Per una lettura delle rivoluzioni arabe” (Marsilio), che è il frutto di esperienze dirette e di ricerche che hanno il taglio della sociologia comparata. Il libro verrà presentato e discusso mercoledì 21 agosto,alle ore 17,15, presso il Circolo ACLI- Centro Universitario di Urbino (Palazzo Petrangolini, piazza Rinascimento 7), terzo appuntamento dei Seminari estivi dell’Istituto superiore di scienze religiose “Italo Mancini” dell’Università di Urbino.
Molte sono le domande cui cercherà di rispondere Allam a cominciare da quelle che interrogano sul perché il mondo arabo non abbia avuto il suo Sessantotto o in quale rapporto stiano gli attuali fermenti con i nuovi mezzi di comunicazione di massa o che cosa accomuni i linguaggi e le forme mediali giovanili alle manifestazioni degli indignados e al rap delle grandi periferie metropolitane occidentali.
Ma non mancherà, nel seminario di mercoledì 21 agosto, la domanda attualissima sul perché le speranze di democrazia e di libertà siano naufragate al Cairo nello scontro violento tra forze islamiste e forze antislamiste, con il rischio incombente di una guerra civile endemica e la disintegrazione dello Stato. (Piergiorgio Grassi)