Il Ventaglio del Presidente opera del fanese Riccardo Bucella
Fano. In vista della chiusura dei lavori parlamentari e della pausa estiva istituzionale, l’Associazione Stampa Parlamentare (ASP) consegna nella manifestazione un ventaglio decorato al Presidente della Repubblica Italiana e ai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato. La cerimonia del ventaglio si celebra annualmente tra luglio e agosto presso Palazzo del Quirinale, Palazzo Montecitorio e Palazzo Madama. Al rito, divenuto ormai tradizionale, partecipano il presidente dell’ASP, il Direttivo, gli iscritti all’associazione, varie personalità del giornalismo, le alte cariche del Governo ed esponenti del Parlamento. L’occasione è colta principalmente per fare un bilancio sull’anno di attività politica e parlamentare, per consegnare i premi giornalistici istituiti dall’ASP ed ultimo per scambiarsi auguri di buone ferie.
Il primo ventaglio fu consegnato nel luglio del 1893 al Presidente della Camera Giuseppe Zanardelli. Vedendo alcuni giornalisti della tribuna stampa fare uso di ventagli per sfuggire alla calura opprimente, Zanardelli, con ironia, confidò loro di provare invidia. I Giornalisti, divertiti, risposero donandogli un modesto ventaglio di carta con sopra apposte le loro firme.
Il singolare omaggio al Presidente della Camera si è interrotto soltanto durante il periodo fascista per riprendere poi nel secondo dopoguerra, estendendosi anche al Presidente del Senato. Il primo Presidente della Repubblica a ricevere il ventaglio fu Oscar Luigi Scalfaro. Scalfaro è stato Presidente della Camera dei deputati circa un mese, dal 24 aprile al 25 maggio 1992, per poi essere eletto al Quirinale il 28 maggio senza poter ricevere il tradizionale ventaglio di luglio. La cerimonia fu da allora estesa anche al capo dello Stato.
Nel corso degli anni sono stati donati anche preziosi esemplari d’antiquariato, risalenti ai secoli scorsi. Nel 2006, i tre ventagli sono stati realizzati da studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma, grazie a un concorso promosso dall’ASP. Solo dal 2007 il bando è stato esteso a tutti gli studenti delle accademie italiane. Il Premio vede una vincita in denaro per i primi tre classificati e l’onore di consegnare personalmente l’opera – ventaglio al Presidente coordinato.
La Scuola di Grafica dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, guidata da Giovanni Turria e Gianluca Murasecchi, è protagonista di due edizioni consecutive del Premio del Ventaglio del Presidente. L’edizione 2012, vinta da Pamela Radino, ha visto la studentessa siracusana consegnare la propria incisione originale all’acquaforte (stampata sul ventaglio) al presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini. Per l’edizione 2013 vince una xilografia a colori di Riccardo Bucella, studente di Fano, che consegna l’opera – ventaglio al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
“L’emozione è stata forte – racconta Riccardo Bucella – trovarsi nel Salone delle Feste del Palazzo del Quirinale è un’esperienza unica, di meraviglia. Camminare sull’elegante tappeto e osservare le preziose decorazioni del Salone sono sensazioni che colpiscono a fondo chi studia e pratica l’arte all’Accademia. La cerimonia ha inizio quando tutti gli invitati sono ai propri posti. Inaugura l’evento Alessandra Sardoni, Presidente della ASP, con un discorso che pone alcuni quesiti al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il quale risponde agli interrogativi riguardanti il paese e la situazione politica. Seduto in prima fila, affianco ai giornalisti della Stampa Parlamentare, quali Mentana e Berlinguer, assisto a tutta la cerimonia con emozione e interesse per i temi trattati. Al termine del discorso un annuncio mi presenta alla sala e vengo invitato a mostrare il Ventaglio al Presidente. Mi stringe la mano e mi domanda circa la realizzazione dei colori impiegati per l’opera, così spiego il processo di stampa a due battute con matrici xilografiche, grazie al quale si riescono ad ottenere precise variazioni cromatiche. È quindi il momento di mostrare il Ventaglio alla sala e alle telecamere. Dopo le foto di rito segue una situazione più rilassata nella quale i presenti si alzano e osservano il Ventaglio da vicino, complimentandosi per l’esecuzione. Ora l’aria è più leggera e l’emozione tenuta fino ad allora si allevia, dopo aver sudato per il Ventaglio è il momento di sorridere per il risultato. La cerimonia si conclude con un rinfresco nella suggestiva Sala degli Specchi, dove ci si intrattiene ancora per un poco. È tempo di salutare il Quirinale e di tornare agli impegni estivi, tra i quali l’allestimento dell’esposizione dell’opera di Mattia Caruso, dono dell’Accademia di Belle Arti di Urbino all’ospedale di Fano, prevista per settembre”.
Il ventaglio si trasforma in un simbolo, in una bandiera. Chi frequenta i luoghi dell’Alta Formazione Artistica come l’ABA di Urbino, di Firenze o la scuola del “Bisonte”, guarda altre bandiere. Guarda ad alti simboli, altre certezze come Giuseppe Di Giangirolamo, artista inventore del nostro tempo che con l’ingegno ha rivoluzionato i molteplici il procedimenti serigrafici, compreso quello di stampar stendardi. (Riccardo Tonti)