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Moretta Fanese

Moretta Fanese: la ricetta del caffè che viene dal mare

in Costume

La storia parla chiaro, la vera ricetta della Moretta Fanese viene dal mare: le sue dosi e gli ingredienti che ne formano la ricetta sono un mix di sapori d’altri tempi fatto di gesti e di tradizioni antiche. Quando si afferma che la vera Moretta Fanese ha provenienza e tradizione marinara si dice una profonda verità: la sua prima ricetta deve essere passata sicuramente fra le sapienti mani di qualche marinaio che, infreddolito dal duro lavoro in barca (forse senza pensarci più di tanto), prese qualche rimanenza di bottiglie di liquore e ci mise dentro un po’ di caffè. La ricetta tramandata, e che viene preparata tutt’oggi, è da sempre la stessa e tempo e moda non l’hanno mai cambiata: si riscaldano anice, rum e cognac in parti uguali con zucchero e l’aggiunta di una scorza di limone (senza il bianco del sottobuccia) e a questo intruglio di liquori (“mistura” in dialetto) viene unito il caffè.

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Un pentolino, tre liquori e poco altro

I marinai che diedero vita alla prima versione della ricetta non credo avessero in barca una macchina da caffè espresso professionale pertanto si deduce che probabilmente la sua preparazione avvenisse non facendo particolare attenzione alle dosi e mettendo semplicemente un pentolino sul fuoco e versandoci i tre liquori (in parti uguali) uniti allo zucchero e alla scorza di limone con l’aggiunta infine del caffè caldo appena la base liquorosa fosse venuta in ebollizione. Tutto qui, niente di più semplice e di più autentico.

Moretta, il perché del suo nome (forse…)

Leggendo documenti ed attingendo alle varie testimonianze locali sull’origine del nome, i pareri non sono tutti unanimi: la maggioranza delle tesi sul tema, avvalora l’ipotesi che il nome derivi dall’etichetta di uno dei tre liquori usati per la ricetta. Va infatti detto che fra gli anni 50/60 la maggior parte dei rum cubani avesse etichette che riportavano immagini di donne di colore (Muréta, in dialetto Fanese) e che quindi il nome derivi proprio da questo. Nella preparazione della Moretta che giunge ad oggi è infatti immancabile il Rum Fantasia Creola-Baldoni che ancora oggi riporta nella sua etichetta una gradevolissima immagine di donna dalle chiare origini del centro-america.

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Nel 2006 la Moretta ha avuto il riconoscimento dell’A.I.B.E.S. (Associazione Italiana Barman e Sostenitori) come cocktail ufficiale mentre, più recentemente (nel 2011), è stata annoverata fra i prodotti agroalimentari marchigiani di eccellenza.

La ricetta di oggi

Per concludere non vogliamo svelarvi la ricetta dei nostri giorni perché a nostro avviso di grandi segreti non ve ne sono. In (quasi) tutti i locali e bar di Fano (e non solo di Fano) si prepara una Moretta speciale come speciale è il suo sapore ed il suo aroma. Una menzione particolare, a nostro parere, va sicuramente data a tutti quei locali e bar della zona nelle vie interne del porto di Fano dove (sicuramente) potrete assaggiare una moretta con qualche marcia in più: infatti i consumatori stessi, cioè i marinai di Fano, hanno nel tempo adattato e plasmato le dosi di una ricetta secondo i loro gusti che, forse, rispecchia i gusti dei loro predecessori.

Un consiglio: non chiamate mai la Moretta “caffè-corretto”, perché la Moretta è unica e dietro c’è tradizione, lavoro ed il profumo del mare e a differenza del caffè corretto, a nostro avviso, ha un appeal ed un fascino completamente diversi.

Quale è la migliore Moretta di Fano? A voi la risposta con una avvertenza particolare, non bevetene troppe di seguito perchè altrimenti di Morette ne vedrete più di una!