Giovedi’ 6 febbraio, alle ore 18.00, presso la Sala di Rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano è presentata l’ultima pubblicazione sulla storia del Carnevale di Fano a cura di Silvano Clappis e Raffaella Manna, edita da Voice Italia di Fabio Bargnesi.
Il Libro del Carnevale a Fano per farlo conoscere in Europa
di Gastone Mosci
Martedì grasso, 25 febbraio 2020, anno bisestile, all’imbrunire, a Fano, nella piazza XX Settembre, dedicata alla fontana con la statua della dea della Fortuna, che ne domina la spettacolarità, nell’intreccio di un suggestivo programma, è stato bruciato il “Pupo” del Carnevale 2020, “El Vulòn”, opera del maestro-carrista Mauro Chiappa. E’ stato un atto tradizionale: si è chiuso un evento di festa ed ora continua la vita normale della città. Anche quest’anno, pur nel dramma, che ha colpito il mondo, l’epidemia del coronavirus, il Carnevale ha avuto un grande successo con i 50 mila partecipanti alle tre sfilate dei carri e alle iniziative a latere per tutto il mese di febbraio. E’ stato un tempo di gioia e di divertimento (anche se più’ contenuto), di richiamo agli antichi messaggi di pace e di accoglienza. Il Pupo che ha celebrato la sua scena teatrale nella sfilata, dal giovedì grasso per sei giorni, è stato bruciato come un rito di purificazione dalle trasgressioni festaiole.
I giorni del Carnevale 2020 sono iniziati giovedì 6 febbraio con la tradizionale presentazione del libro dell’Ente Carnevalesca, il 14° della Biblioteca del Carnevale nelle Edizioni Voice Italia di Fabio Bargnesi, nel salone della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano.
La splendida copertina con la statua della Fortuna, “Carnevale a Fano. Il più dolce d’Italia dal 1347”, autori Silvano Clappis e Raffaella Manna, fedeli studiosi nell’impresa del nostro Millennio, un’edizione speciale, formato A4, fotografia dei carri, frutto del coinvolgimento della gente fanese, del pubblico e dei collaboratori.
l libro fa rivivere l’emozione delle sfilate con foto a colori a tutta pagina dei carri, che sembrano procedere dai luoghi della festa e continuare nel volume, icona per far conoscere il Carnevale nell’Europa e nel mondo, che che potrebbe essere promosso da tutte le istituzioni fanesi presso gli ospiti stranieri, come investimento di cultura e di amicizia.
La presentazione in Fondazione ha seguito lo stesso ordine di attenzione: saluto in video di Paolo Notari, un libro unico ben accolto dal Presidente Giorgio Gragnola, dal vice-presidente della Regione Renato Claudio Minardi, dalla confermata presidente della Carnevalesca Maria Flora Giammarioli, dal presidente Gianfranco Mazzanti della Fondazione Agraria Cante di Montevecchio. dall’assesssore Etienne Lucarelli.
Il libro presenta il Carnevale a Fano nei tanti risvolti che lo hanno reso famoso ma soprattutto nella straordinaria adesione e collaborazione degli artisti fanesi, dei maestri-carristi, da 70 anni, in un lavoro di bellezza e di prestigio: il primo carro riprodotto a p.8 porta il titolo di “Lascia stare la politica, lascia stare il malaffare… parlami piuttosto di Fano, di carro, di mare” di Riccardo Deli (2006). Un antico documento d’archivio testimonia che il Carnevale a Fano era già operoso nel 1347. La tradizione continua.
Gastone Mosci