Vittorio Corsaletti (1924-2012) “Toto”
Vittorio Corsaletti (1924-2012) “Toto”

Vittorio Corsaletti “Toto” i Carristi Artisti del Carnevale di Fano

in La Citta del Carnevale

Vittorio Corsaletti “Toto” (1924-2012)

I CARRISTI ARTISTI del Carnevale di Fano a cura di Raffaella Manna

Vittorio Corsaletti nasce a Fano il 21 novembre 1924 da Maria Caravita e Gustavo. Dopo le elementari frequenterà il Liceo ginnasio e poi l’istituto per geometri ad Ancona. Si appassiona presto all’arte e partecipa ad alcune recite cittadine. Nel 1943 è attore della compagnia filodrammatica diretta da Marcello Saltarelli che porta in scena, al Teatro della Fortuna, La casa sull’acqua di Ugo Betti, ultimo spettacolo prima della devastazione del teatro dovuta al crollo della torre civica. Richiamato alle armi si dà alla macchia con un gruppo di partigiani e, terminato il conflitto, si guadagnerà una medaglia al Merito della Resistenza. Si reca prima a Milano e successivamente a Firenze dove partecipa, come scenografo, alla realizzazione di alcuni lavori.

 

Vittorio Corsaletti Toto Carnevale di Fano

 

Nel 1948 si imbarca da Genova alla volta di Caracas, in Venezuela, dove inizia a svolgere l’attività di pubblicitario per una compagnia spagnola. La rivoluzione che rovescia il Governo Betancourt lo costringe a trasferirsi in Argentina. A Buenos Aires dal 1949 al 1951 lavora come vignettista per un periodico di Evita Peron, per poi far rientro a Fano dove inizia a collaborare al celebre carnevale realizzando magnifici carri mascherati.

Sempre negli anni 50 tenta la carriera cinematografica a Roma, recitando tra l’altro accanto a una giovanissima Sophia Loren.

Nel 1951 realizza il carro Paperino al Polo Nord, l’anno successivo L’Orgia del cacciatore e nel 1953 il pupo Piter de Mimòla . Nel 1955 con il grande carro Alvaro piuttosto Corsaro vince il primo premio e si classifica quarto con Miss Coccodè.

Fresco di matrimonio, nel 1957 ritenta l’avventura all’estero. Questa vota la meta è il Canada. Si stabilisce con la moglie a Toronto dove inizia a realizzare giganteschi murales fino al ’61, poi costituisce una società di arredamento e collabora come vignettista al settimanale in lingua italiana “Corriere Illustrato”, senza dimenticare la recitazione nella compagnia teatrale del Piccolo Teatro di Toronto. La sua più importante opera artistica è il mosaico per la chiesa di Our Lady of Sorrows di Toronto. Con le credenziali artistiche acquisite in Canada Vittorio Corsaletti rientra in Italia trovando impiego come insegnante all’Istituto d’arte di Pesaro e rituffandosi nel carnevale. Nel 1965 realizza il carro El boom e nel 1976 il pupo El Vulon poi trasformato in altri personaggi negli anni successivi.

La sua arte di maestro carrista è un processo di creazione continua, instancabile che è sfociato anche nell’ideazione di mascherate e di manifesti carnevaleschi.
Italia’78 è il carro che otterrà il primo premio nelle sfilate del 1978 e, identico successo ottiene, per Week end galattico nel 1980. L’ultimo carro di “Toto” sarà, nel 1991, La vita è un sogno.

 

(da Vittorio Corsaletti i volti dell’arte, di Silvano Clappis e Raffaella Manna, ed. Grapho5, Fano 2008).

 

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