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VINO E SALUTE: CONSIDERAZIONI SULL’INSERIMENTO DI AVVERTENZE DI PERICOLO SULLE BOTTIGLIE DI BEVANDE ALCOLICHE 2° PARTE

in Enogastronomia

VINO E SALUTE: CONSIDERAZIONI SULL’INSERIMENTO DI AVVERTENZE DI PERICOLO SULLE BOTTIGLIE DI BEVANDE ALCOOLICHE

Storia del Bianchello del Metauro by Fanocittà

 

Vino e salute: Impatto sull’economia in Italia e nella Provincia di Pesaro-Urbino

Nelle dosi moderate l’etanolo è un nutriente che fornisce energia, poiché viene assorbito rapidamente per diffusione nel tratto gastroenterico. Da lì si distribuisce nel sangue e poi in tutti gli altri organi, dove è metabolizzato in acetaldeide, principalmente nello stomaco e nel fegato, e poi in acido acetico. Questo prodotto è infine trasformato in anidride carbonica e acqua con liberazione di energia.

L’acetaldeide che si forma dall’etanolo è più reattiva dell’etanolo e si lega ad altre molecole delle cellule, a cui permane legata per lungo tempo, provocando danni. Per questo motivo è necessario che l’acetaldeide si formi lentamente, affinchè gli enzimi deputati alla sua trasformazione abbiano il tempo di trasformarla in acido acetico, che è un prodotto ordinario del nostro sistema metabolico. La regola di bere durante i pasti è dovuta al fatto che a stomaco pieno l’assorbimento dell’alcol è ritardato e l’acetaldeide si forma più lentamente. Numeri alla mano, se una persona beve un bicchiere a pasto, diciamo 150 ml di vino, esso contiene in media 18-20 grammi di etanolo. Se fosse assorbito tutto subito verrebbe diluito circa 250 volte nel sangue circolante, arrivando ad una concentrazione attorno allo 0,04%. Se si superano le dosi di riferimento, sia l’etanolo, che di conseguenza l’acetaldeide, si accumulano nel sangue e negli organi e, a lungo andare, inducono dipendenza.

I minori sono i soggetti più esposti ai danni da etanolo e acetaldeide. Infatti il Decreto Legge N° 14 del 20 Febbraio 2017 stabilisce espressamente il divieto di vendere tutte le bevande alcoliche alle persone di età inferiore ai 18 anni con pesanti sanzioni a chi trasgredisce. Gli effetti nocivi delle bevande alcoliche hanno un costo sociale elevatissimo, in termini di cure mediche e sofferenze personali, dovute alle patologie causate dall’abuso. Chi rimane invischiato in problemi di dipendenza da alcol, deve ricorrere a psicologi e psichiatri per interrompere il ciclo nonchè al medico specialista per tenere sotto controllo i danni d’organo, che si creano con l’abuso. Genitori, insegnanti, educatori, professionisti della salute o semplici cittadini, hanno il dovere sociale di sconsigliare e disincentivare l’uso degli alcolici negli adolescenti.

A dosi moderate il vino non è nocivo alla salute, ma usato a dosi di un bicchiere a pasto fa bene, come dimostrato dagli studi citati nella prima parte di questo articolo. Detto questo, è anche necessario chiarire che nessuna bevanda alcolica è indispensabile per la salute. Il loro uso tra la popolazione è soprattutto sociale-culturale-edonistico, aspetto importante per il benessere degli individui, insieme alla attività fisica e ad una dieta sana. Nel vino, come nell’olio extra vergine di oliva, troviamo tradizione, storia, cultura, tecnologia di valore rilevante per tutto il territorio nazionale.

L’italia è il primo produttore di vino in Europa, con circa 50 milioni di ettolitri l’anno. Il consumo pro capite medio nel 2022 è stato di 33 litri. I produttori compiono un severo lavoro di controllo della produzione vinicola, cercando di migliorare la qualità del vino, che dipende strettamente da quella dell’uva. Vengono applicate varie tecnologie di vinificazione: in bianco, carbonica, senza solfiti aggiunti, per favorire l’aroma e la salubrità del prodotto. La legge 162/92 distingue le categorie: vino da tavola semplice, IGT e DOC e infine DOCG. Gli occupati nel settore sono 1,2 milioni di persone. Nella provincia di Pesaro-Urbino vengono prodotti tre vini DOC. Il Bianchello del Metauro, che viene da vitigno di malvasia bianca e biancame ed è commercializzato nelle tre varianti: superiore, spumante e passito. Il Colli Pesaresi DOC, prodotto da vari vitigni tra cui Pinot, Riesling, Sangiovese, Merlot e commercializzato nelle varianti bianco, rosso, rosato, sangiovese. Il Pergola DOC, prodotto con uve aleatico, che è ricco di molti profumi ed aromi. Parliamo dunque di una economia importante per la nostra regione e Provincia, come narrato da Chiara Giacobelli in: “Le Marche al sapor di vino” edito dall’Istituto Marchigiano di Tutela dei Vini (Jesi, AN) . Danneggiare un settore di questa portata con falsi timori, smonterebbe un immenso patrimonio di storia, cultura e arte enogastronomica, di cui la nostra provincia va orgogliosa.

In conclusione, in linea con quanto dichiarato dall’OMS tutti devono sapere che l’alcol è dannoso al sistema digerente ed è cancerogeno. La stessa cosa non si può dire di dosi moderate di vino ai pasti, grazie al meccanismo della “ormesi nutrizionale”. Naturalmente il fattore età di chi consuma alcolici è molto importante. Infatti i minorenni non dovrebbero mai bere alcolici di nessun tipo, così come le donne in gravidanza, perché il feto ha una quantità inferiore di aldeide deidrogenasi rispetto all’adulto e deve ricorrere a vie alternative per eliminare l’acetaldeide che gli arriva dal sangue materno e potrebbe non riuscirci restando esposto agli effetti tossici. Inoltre ci sono persone che hanno il corredo enzimatico inefficiente per smaltire l’etanolo e l’acetaldeide. Questi soggetti sono chiamati “flashing individuals”, cioè persone che appena bevono un sorso arrossiscono, con sensazioni di caldo, mal di testa e altri sintomi. Queste persone devono necessariamente astenersi anche dall’uso di dosi moderate, perché non tollerano l’alcol. Le altre persone adulte, che non hanno questi sintomi, possono godersi un buon bicchiere di vino a pasto senza timore. Il valore socio-culturale del vino, l’operosità delle persone che diligentemente lo producono insieme alla storia enologica di un territorio sono patrimoni da salvaguardare.

Paolo Ninfali

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