Carlo Bo - Premio Frontino Montefeltro 2016

Frontino, 2 ottobre 2016: Il nuovo Premio Frontino Montefeltro 2016

in Cultura

Frontino, 2 ottobre 2016: Il nuovo Premio Frontino Montefeltro 2016

 Frontino

Emozioni al Premio Frontino

Quest’anno il Premio Frontino Montefeltro è stato una macchina di emozioni, 9 premi, tanti personaggi, artisti con il fascino della creazione. Ha dominato Filippo Magnini, sempre abbottonato, campione del nuoto sicuro e convincente, uomo disponibile alle avventure dello spirito. Mancava Federica. Ci ha pensato il ceramista Raimondo Rossi a risvegliare il pubblico con due maioliche mozzafiato: la splendente ceramica terzo fuoco azzurra del colore del mare col nuotatore inebriato dall’acqua e dalla bellezza, “Per Filippo Magnini”. Di seguito, l’altra ceramica, una sirena di nome Fe, con il soffio della vita e dell’amore.

Altra emozione con Carla Luminati della Stamperia d’Arte Ca’ Virginio di Urbino, che ha presentato l’acquaforte, “Urbino”, per i vincitori della Edizione XXXV, un lavoro grafico originale, e una conversazione su qual’è l’anima che spinge la stamperia d’arte. Così con l’opera di Andrea da Montefeltro, la scultura “Elmo di Hermes” in dono a Raffaele Cafarelli nella sezione curata dal Segretario di Stato della Repubblica di San Marino.

Quando Giuseppe Lupo ha parlato del suo romanzo “L’albero di stanze” (Marsilio), la storia di Babele Bensalem fra Parigi e Atella in Basilicata per vendere la casa centenaria con tante stanze e tanti muri che raccontano la vita della casata. Era emozionato Leone Pantaleoni quando davanti al Convento è stato circondato dalle Forestali del Carpegna, che volevano parlare di Rebus e dell’enigmistica a scuola con Leone da Cagli! Il sen. Giorgio Londei era Sindaco di Urbino quando rubarono al Palazzo Ducale Raffaello e Piero della Francesca, come fosse oggi, diceva Agnese Vastano documentando il lavoro di indagine e di recupero dei Carabinieri.

E così fino al nono vincitore-testimone di un’edizione inedita che è volata come un sospiro, come una poesia. Ecco il Montefeltro.

Gastone Mosci

 

 

Il nuovo Premio Frontino Montefeltro 2016

La miglior edizione del Premio del dopo Bo. Nella bella cornice dell’antico Convento di Montefiorentino il Sindaco Andrea Spagna ha porto il benvenuto del Comune ringraziando i numerosi intervenuti, i collaboratori, l’Ateneo “Carlo Bo” in particolare, e la nuova articolazione del Premio che si è allargato sul territorio, con Montegrimano e la Repubblica di San Marino. Non mancando di richiamare il denominatore culturale comune del Montefeltro, sedimentatosi fin dal Rinascimento. Contro le spinte secessionistiche tuttora presenti e attive. Un tema ripreso poi con particolare vigore dal sen. Giorgio Londei e dal Presidente del gruppo Atena Ferruccio Giovannetti. I Comuni secessionisti o aspiranti tali, non hanno capito che, o sotto le Marche o sotto l’Emilia, rimarranno geograficamente sempre periferia e per avere i servizi o strade decenti devono fare fronte comune contro Ancona o contro Bologna, per ottenerli. E se per loro, per la viabilità, è più facile raggiungere Rimini (per l’ospedale o altri uffici), nell’era della globalizzazione e dell’alta tecnologia, le regioni limitrofe devono seguire la via delle convenzioni. Non rincorrere le promesse degli onorevoli locali che vanno in cerca solo di allargare la loro base elettorale per fini esclusivamente personali. Padre Luigi, responsabile del convento di Montefiorentino, ha detto senza peli sulla lingua che c’è di fatto un privilegio delle aree costiere (Pesaro e Rimini) rispetto alle aree interne. I signori della politica devono venire in queste zone interne, dai campi e boschi curati, puliti, con amore e rispetto della natura, per apprendere l’arte di vivere e comportarsi di conseguenza.

 

Il Magnifico Rettore Vilberto Stocchi ha presentato la nuova articolazione del Premio, giunto alla 35° edizione. Un adeguamento legato all’evolversi della società e della situazione economica e culturale. Della precedente struttura sono rimaste la Sezione Cultura Marchigiana, la Sezione Personaggio e la Sezione del Premio Nazionale chiamata L’Arte del vivere. E la Sezione Premio Mariani alla Scuola, introdotta dopo la morte del Sindaco Antonio, fondatore del Premio. Le nuove sezioni sono Stili, figure e pratiche della Cultura, in collaborazione col Rotary Club di Urbino, la Sezione Innovazione nella Comunicazione, in collaborazione con la Segreteria di Stato Istruzione e Cultura della Repubblica di San Marino, la Sezione Umane diversità, in collaborazione con il gruppo Atena di Montegrimano. Con le nuove Sezioni sono entrati anche nuovi personaggi e si deve aggiungere che la buona amalgama tra vecchi e nuovi è un grande merito del Rettore Stocchi che ha aggiunto alla sagacia della direzione lo spirito umanitario; la grande dote appresa dal maestro di tutti, Carlo Bo. Particolarmente perseguita dal Rettore Stocchi e dal segretario Gastone Mosci.

 

Per l’arte di vivere il premio è andato a Giuseppe Lupo per il libro L’albero di stanze, Marsilio, Venezia 2015. Per la Cultura Marchigiana a Bonita Cleri e Claudio Crescentini per il libro Evangelista da Piandimeleto “primo maestro di Raffaello”, Erreciemme, Roma 2016.

 

Per Stili, figure e pratiche della Cultura a Pierre Dalla Vigna, Cofondatore ed Editore di Mimesis Edizioni. Il premio Mariani alla Scuola alla 1° F della Scuola Media Dante Alighieri di Pesaro. Per l’innovazione della comunicazione a Raffaele Caffarelli, docente di Design dell’Università di San Marino. Per le Umane diversità a Gian Carlo Nivoli, presidente della società italiana di Psichiatria forense. Per il Personaggio, Filippo Magnini, campione di nuoto e maestro di vita. Vanno aggiunti la segnalazione del Sindaco Andrea Spagna per il libro di Agnese Vastano Dossier di un furto la verità taciuta, Leardini 2015 ed il premio speciale al progetto didattico “Collegio Pierpaoli” della Scuola primaria e della Scuola dell’Infanzia di Frontino. Corollario della giornata, la interessante mostra di sculture nel chiostro del convento di Andrea da Montefeltro.

Sergio Pretelli

 

Un Premio di Cultura può difendere un piccolo Comune

Con piacere do il benvenuto a tutti i presenti a nome dell’Amministrazione Comunale di Frontino e di tutta la popolazione del nostro piccolo borgo.

(,,,) Do inizio alla 35esima edizione del Premio Nazionale di Cultura Frontino Montefeltro, nato nel 1981 da una felice intuizione di Carlo Bo e Antonio Mariani.

Questa è una manifestazione che ha dimostrato di saper reggere nel tempo ed ha saputo anche rinnovarsi tenendo presenti le nuove esigenze che si sono manifestate negli anni. Lo scorso anno è iniziata una proficua collaborazione con il Gruppo Atena che ha portato alla nascita della nuova sezione dedicata alla disabilità mentale.

Quest’anno le novità sono due. Una nuova sezione nasce grazie al Rotary club Urbino che ha istituito una sezione sulla divulgazione della cultura. La seconda novità nasce dalla collaborazione con la segreteria di Stato alla Cultura della Repubblica di San Marino che ha ideato un premio per chi si distingue nell’innovazione nella comunicazione. Con l’antica repubblica del Titano stiamo portando avanti un altro progetto, l’incanto del Montefeltro, che mira a costituire un distretto culturale nel territorio compreso tra Rimini e Urbino. Promozione comune, eventi condivisi e punto di riferimento per tutte le iniziative che già si svolgono nel Montefeltro.

Anche questa è la dimostrazione che il nostro territorio ha la necessità di interagire sempre di più al di là dei confini amministrativi che non possono essere un limite ma devono rappresentare un’ulteriore opportunità per le nostre comunità.

Per il nostro piccolo borgo questo è stato un anno che ha portato l’ultimo riconoscimento che ci mancava: La Bandiera arancione, un certificato d’eccellenza assegnato dal Touring club italiano ai comuni dell’entroterra con particolari meriti culturali, ambientali e turistici. Questo dimostra la vitalità delle piccole realtà, abbiamo qui vicino prodotti enogastonomici d’eccellenza come il Prosciutto di Carpegna e realtà produttive di prim’ordine come il distretto dell’alta valfoglia, qualcuno ci paragona, giustamente a piccole capitali di un impero.

Anche per questo abbiamo apprezzato l’ultima legge sui piccoli Comuni che, anche se i fondi saranno limitati, ci dà la giusta considerazione. Dall’alta parte però i continui attacchi non mancano. In un recente convegno un vice-ministro paragonava i rapporti con le piccole comunità ad una questua. 25 illuminati onorevoli hanno depositato una proposta di legge che prevede la fusione obbligatoria dei piccoli Comuni. Il contesto mi preclude la possibilità di fare commenti al riguardo e vorrei fare solo un’ultima considerazione. La soppressione del corpo forestale dello stato m’incute qualche timore, gli effetti della chiusura delle provincie sono sotto le auto di tutti.

Questo è un paese che ha bisogno di profonde riforme ma ricordatevi che, in certi processi, il prezzo più caro lo pagano sempre le realtà più marginali.

Andrea Spagna

Sindaco di Frontino

4 ottobre 2016