Ecco una foto storica della vita artistica di Marcello Lani che spesso era presente a Fano nella sua attività espositiva. Oggi si trova all'ingresso della sua mostra a Palazzo Bracci Pagani Diana Art Gallery fino al 13 giugno 2021 pomeriggio. Da sinistra l'incisore Marcello Lani (Urbino 1938-2019), Nello Maiorano, grande animatore culturale fanese, Valerio Volpini, scrittore e presidente della Scuola del Linro negli anni sessanta del Novecento. Per gentile concessione di Giovanni Lani .

Marcello Lani: Fano, Palazzo Bracci Pagani, maggio – giugno 2021

in Cultura

Il Prezioso Catalogo-plaquette di Marcello Lani, “La linea del paesaggio”, a cura di Giovanni Turrìa, maestro della Stamperia l’officina di Vicenza, duecento copie numerate con testi di Valerio Volpini, Francesco Carnevali, Nicola Ciarletta e Floriano De Santi, Maggio 2021.

 

Marcello Lani, un incisore urbinate accanto ai grandi della Scuola del Libro

Marcello Lani (Urbino 1938-2019) è un incisore che appartiene alla grande famiglia degli artisti della Scuola del Libro (1925), urbinate, allievo di Leonardo Castellani, Renato Bruscaglia e Francesco Carnevali, della sezione di calcografia (1952-1957), abilitato nel 1959 e poi docente di disegno dal vero nell’Istituto d’arte. Lani appartiene alla terza generazione degli stampatori e incisori della Scuola di Urbino insieme a Franco Cioppi, Paolo Castellani, Giorgio Foglietta, Antonio Fontanoni, Vincenzo Tiboni, Carla Galli, Giampiero Donnini, Innocenzo Aliventi, Mario Gambedotti, Sante Arduini e tanti altri.

Era di famiglia poverissima, abitava da ragazzo all’inizio di via della Stazione nel lazzaretto, frequentava la scuola d’arte con la passione di chi si dedicava ad una vocazione ed alla sopravvivenza, raccontano Francesco Carnevali e Valerio Volpini: uno studente fedele e instancabile che aveva intuito e interpretato la sua formazione, la sua scelta dell’acquaforte. Studiare nel Palazzo Ducale, vivere il contesto di un luogo della città ideale, sentire il richiamo della corte ducale degli artisti: questa partecipazione di anno in anno fa maturare in lui un itinerario che si realizza nell‘armonia, ovvero la comprensione del lavoro dell’incisore.

 

Nella mostra, promossa dalla Fondazione Carifano, dal 15 maggio al 20 giugno 2021 a Palazzo Bracci Pagani Diana Art Gallery di Fano, direttore Carlo Bruscia, si incontra una testimonianza viva della calcografia, del disegno, dell’acquarello. Ne parlano anche Nicola Ciarletta e Floriano De Santi oltre a Carnevali e Volpini. Le opere esposte, che vogliono rappresentare la sua personalità, sono poco più di un centinaio, accompagnate da un magnifico catalogo-plaquette, “La linea del paesaggio”, di duecemto copie numerate, un sedicesimo in 8°, a cura di Giovanni Turrìa, già direttore della Scuola di Grafica della Accademia di Belle Arti di Urbino per dodici anni e oggi docente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove si è formato.

Inoltre un prezioso filmato-intervista di Giovanni Lani, figlio dell’artista, riprende l’incisore Lani al lavoro nel suo studio urbinate di via Posta vecchia verso San Giovanni, di fronte alla lastra ed al torchio a stella e a tante incisioni incorniciate alle pareti: l’incisore racconta di se stesso, dell’incisione e della Scuola del Libro.

 

La linea del paesaggio” è dominata dall’immagine di Urbino, in particolare dell’Urbino di ponente, nella luce meridiana dei Torricini, nello splendore del Palazzo Ducale, poi ancora scorci di Urbino con sfumature tenui oppure intense: vedute e riscontri inediti di luoghi di una città in permanente canto di sé e del suo ambiente urbanistico, restituiti dalla sicura conoscenza della tecnica grafica e dalla attenzione ad un canto d’amore senza fine. Di una città, scrive Volpini nella presentazione ad una cartella di cinque litografie di Lani, “Immagini di Urbino” (Stamperia Santa Chiara 1989), una città misteriosa: “Forse il cuore di Urbino è il Palazzo ma poi penso che sia lo spazio che si apre al centro della città e che trasmette i propri battiti attraverso le vie che scendono e salgono. Il Palazzo è la mente, la ragione lucida dell’utopia e del potere ma anche l’archetipo di un’immagine di bellezza”.

 

Marcello Lani si è principalmente dedicato alla calcografia, nel settore del monotipo che ha curato in modo splendido, raggiungendo risultati di grande valore e ponendosi accanto ai grandi maestri della Scuola del Libro.

Gastone Mosci