Mariani Guerra Bo di Raimondo Rossi

Premio Nazionale di Cultura “Frontino-Montefeltro” edizione 2015

in Cultura

Premio Nazionale di Cultura “Frontino-Montefeltro” 2015

XXXIV Edizione del Premio nazionale di Cultura “Frontino Montefeltro”, nel complesso museale di Montefiorentino. domenica  11 ottobre 2015 ore 10,00.

Frontino

 

Premio Nazionale di Cultura “Frontino Montefeltro”Fondato da Carlo Bo
Montefiorentino, 11 ottobre 2015 – XXXIV Edizione
Chiesa del Convento

Programma

Ore 10:00
S. Messa

Ore 11:00
Saluto del Sindaco Andrea Spagna e delle Autorità

Ore 11:10
Saluto del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Vilberto Stocchi

Ore 11:20
Proclamazione e premiazione dei vincitori della Sezione “Cultura marchigiana”: Stefano Orazi, curatore dell’opera
La Grande Guerra. Devastazioni e difesa del patrimonio artistico, Istituto per la storia del Risorgimento italiano Comitato di Pesaro e Urbino, 2015.
Alessandro Bettini, curatore dell’opera
Un ritorno insperato. La Madonna della Misericordia di Jacobello del Fiore nel Santuario di Santa Maria delle Grazie di Pesaro, il lavoro editoriale, Ancona 2014.

Ore 11:40
Proclamazione del vincitore della Sezione “Cultura e Scienza”:
Angelo Guerraggio di Varese per l’opera La scienza in trincea. Gli scienziati italiani nella Prima Guerra mondiale, Raffaello Cortina, Milano 2015.

Ore 11:50
Proclamazione del vincitore
della Sezione “Premio Antonio Mariani per la sperimentazione scolastica” :
Scuola Secondaria di primo grado Istituto Omnicomprensivo Della Rovere di Urbania (PU), per il volume Bestiario, a cura di Anna Maria Bartolucci, Giovane Holden Edizioni, Viareggio 2015.

Ore 12:00
Proclamazione e premiazione dei vincitori della Sezione “Umane diversità”:
Giovanni Battista Traverso e Simona Traverso

Ore 12:10
Proclamazione e premiazione dei vincitori
della Sezione “L’Autore per l’arte di vivere”
Umberto Piersanti, per l’opera Nel folto dei sentieri, Marcos Y Marcos, Milano 2015.
Carlo Rovelli, per l’opera Sette brevi lezioni di fisica, Adelphi, Milano 2015.

Ore 12:30
Proclamazione e premiazione del vincitore della Sezione “Personaggio”
Roberto Mancini, allenatore dell’F.C. Internazionale.

 

Presenta: Giuseppe Biancalana
Ore 13:00 Buffet nel chiostro

 

PREMIO NAZIONALE DI CULTURA FRONTINO MONTEFELTRO
XXXIV EDIZIONE 2015

GIURIA
Vilberto Stocchi – Presidente
Gastone Mosci – Segretario

PRIMA SEZIONE
Marco Cangiotti
Piergiorgio Grassi
Anna Teresa Ossani
Anna Tonelli

SECONDA SEZIONE
Maria Balsamo
Gian Italo Bischi
Giorgio Calcagnini
Marcello Di Bella
Enrico Gamba
Giancarlo Polidori
Massimo Sargolini

TERZA SEZIONE
Anna Maria Ambrosini Massari
Anna Cerboni Baiardi
Fabio Ciceroni
Giorgio Nonni
Sergio Pretelli
Riccardo Paolo Uguccioni
QUARTA SEZIONE
Vilberto Stocchi
Andrea Spagna
Gastone Mosci
Claudio Gualandri
QUINTA SEZIONE
Vilberto Stocchi
Ferruccio Giovanetti
Gastone Mosci
Andrea Spagna

 

 

SEZIONE PERSONAGGIO

Vilberto Stocchi … Rettore dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
Andrea Spagna ……. Sindaco del Comune di Frontino
Luca Ceriscioli ……….Presidente della Regione Marche
Daniele Tagliolini … Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino
Gianfranco Sabbatini .Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro
Massimo Tombolini …Capo Zona Pesaro Banca Marche
Michele Maiani …Presidente dell’Unione Montana del Montefeltro
Guido Salucci …… . Presidente Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello
Piero Guidi ………… Presidente P.G.H. spa
Gastone Bertozzini … Presidente T.V.S. spa
Ferruccio Giovanetti …Amministratore unico Gruppo Atena Srl

 

La S.V. è invitata a partecipare alla cerimonia conclusiva del Premio Nazionale di Cultura “Frontino – Montefeltro”, XXXIV Edizione, che avrà luogo presso il Complesso Monumentale di Montefiorentino di Frontino, Domenica 11 Ottobre 20115, ore 10:00
Il Sindaco di Frontino Il Presidente della Giuria Andrea Spagna Rettore Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Vilberto Stocchi

 

La Manifestazione è organizzata dal Comune di Frontino in collaborazione con l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo con il patrocinio e il contributo della Regione Marche, della Provincia di Pesaro e Urbino, della Comunità Montana del Montefeltro, del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, della Banca delle Marche,
della P.G.H. spa
della T.V.S. spa,
del Gruppo Atena srl,
della Società Italiana Gas Liquidi spa,
della Bio. Calor Foglia srl,
della Interspace srl.

Sponsor principale la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro
L’arte di vivere

 

 

Premio Frontino Montefeltro, i nomi dei vincitori

 

– L’allenatore Roberto Mancini vince la sezione Personaggio. Tra i premiati anche il poeta Umberto Piersanti e il fisico Carlo Rovelli. Domenica 11 ottobre, ore 10, la cerimonia di consegna –

 

La giuria del Premio Nazionale di Cultura “Frontino Montefeltro, presieduta dal rettore dell’Università degli Studi di Urbino, ha reso noti i nomi dei vincitori della XXXIV edizione.

Umberto Piersanti e Carlo Rovelli vincono nella sezione L’arte per l’arte di vivere, rispettivamente con l’ultima raccolta poetica Nel folto dei sentieri, pubblicato per i tipi di Marcos Y Marcos (2015), e i Sette brevi lezioni di fisica, saggio edito da Adelphi (2015) dedicato alle teorie fisiche contemporanee.
Nella sezione Cultura e scienze il premio è andato ad Angelo Guerraggio, docente di matematica all’Università dell’Insubria di Varese e coordinatore del centro PRISTEM (Progetto Ricerche Storiche e Metodologiche) di Milano, autore del volume La scienza in trincea. Gli scienziati italiani nella Prima guerra mondiale per la casa editrice Raffaello Cortina.

La sezione Cultura marchigiana vede premiati due opere: La Grande Guerra. Devastazioni e difesa del patrimonio artistico, a cura di Stefano Orazi e stampato dall’Istituto per la storia del Risorgimento italiano (2015) Comitato di Pesaro e Urbino; Un ritorno insperato. La Madonna della Misericordia di Jacobello del Fiore nel Santuario di Santa Maria delle Grazie di Pesaro, a cura di Alessandro Bettini per Il lavoro editoriale (Ancona 2014).
Ad aggiudicarsi la sezione Premio Antonio Mariani per la sperimentazione scolastica è stata la Scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Omnicomprensivo Della Rovere di Urbania (PU) con il volume Bestiario., a cura di Anna Maria Bartolucci (Giovane Holden Edizioni, 2015).
La sezione Umane diversità vede invece premiati il professor Giovanni Battista Traverso e la professoressa Simona Traverso.

 

L’ultimo riconoscimento, nella sezione Personaggio, è andato infine a Roberto Mancini, allenatore dell’Inter.

 

La cerimonia di consegna del Premio è attesa per domenica 11 ottobre 2015, alle ore 10, nel Complesso Monumentale di Montefiorentino di Frontino.

 

La manifestazione è organizzata dal Comune di Frontino,in collaborazione con l’Università degli Studi di urbino Carlo Bo, con il patrocinio e il contributo della Regione Marche, della Provincia di Pesaro e Urbino, della Comunità Montana del Montefeltro, del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, della Banca delle Marche, della P.G.H. spa e della T.V.S. spa, del Gruppo Atena srl, della Società Italiana Gas Liquidi spa, della Bio. Calor Foglia srl, della Interspace srl.
Sponsor principale la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro.

 

Premio Frontino Montefeltro 2015 nella Sezione “Lo scrittore per l’arte di vivere” a due autori:
Umberto Piersanti e Carlo Rovelli.

Il poeta Umberto Piersanti per “Nel folto dei sentieri”, Milano, Marcos Y Marcos, 2015.

 

 

Umberto Piersanti

 

Piersanti, urbinate, nasce come poeta nel 1968 nella rivista “Ad libitum”, si affaccia alla letteratura in un’epoca calda, e interpreta il mondo urbinate, dell’università e della campagna.

A quasi 50 anni della sua militanza poetica nel paesaggio delle colline
di Urbino presenta la sua opera in versi più corposa, “Nel folto dei sentieri”,
di chi vive le Cesane ed entra nel territorio geografico e spirituale delle Marche.

Piersanti, nel tempo nuovo della sua poesia, nella sua nuova situazione esistenziale
è all’ascolto dei luoghi e delle stagioni, della natura e dei ricordi:
Ecco il canto intorno alla “Vecchia miniera”, alla Gola del Furlo, all’Appennino contadino d’evocazione volponiana,
“Le ore e i giorni”, suoi, ne fanno un uomo nuovo, dal Metauro al Conero, alle terre maceratesi.
Non è un viaggio terrestre, è un “sentiero” d’amore, di osservazione e meditazioni nuove. (ga.mo.)

 

Il fisico teorico Carlo Rovelli per “Sette brevi lezioni di fisica”, Milano, Adelphi, 2014.

 

 

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“Ci sono frontiere, dove stiamo imparando, e brucia il nostro desiderio di sapere.

Sono nelle profondità più minute del tessuto dello spazio, nelle origini del cosmo, nella natura del tempo, nel fato dei buchi neri, e nel funzionamento del nostro stesso pensiero”.

Il mistero del mondo e la bellezza del mondo guidano la ricerca di uno straordinario fisico teorico, Carlo Rovelli, riconosciuto ricercatore della architettura del cosmo.

E’ un uomo libero, ha studiato a Pavia, è un testimone della fisica della nostra epoca.

Ha studiato Albert Einstein e prima gli scienziati del Rinascimento, fra Padova Bologna e Urbino.
La sua è una lezione permanente.

“Cosa siamo noi, in questo mondo sterminato e rutilante?”
dice nel suo libro del Premio Frontino Montefeltro.

 

 

IL PREMIO DI CULTURA FRONTINO MONTEFELTRO DOMENICA 11 OTTOBRE A ROBERTO MANCINI ALLENATORE DELL’INTER

 

 

Roberto Mancini

Da Jesi a Frontino il passo è breve.

Ma per arrivarci Roberto Mancini è passato attraverso un percorso costellato dalle tante tappe di una lunga e prestigiosa carriera, da calciatore prima e da allenatore a tutt’oggi.
Giocatore tra i più ricchi di talento che il calcio italiano abbia espresso, attaccante estroso e atipico ha saputo affermarsi in tutte le squadre in cui ha militato (Bologna, Sampdora e Lazio) ottenendo una serie incredibile di successi che i numeri più delle parole possono dimostrare:

6 coppe Italia,

2 scudetti (uno storico con la Sampdoria, l’unico vinto dalla squadra ligure e uno con la Lazio),

2 coppe delle coppe,

1 super coppa europea.

Nella mente e nel cuore una finale di coppa campioni persa dalla Sampdoria contro i Barcellona ai tempi supplementari, unica occasione per il club blucerchiato per arrivare a così alti livelli.

Un totale di 738 partite giocate tra campionato e coppe per un ammontare di 204 reti segnate a cui vanno aggiunte le 36 partite con la maglia della nazionale realizzando 4 reti.

Altrettanto brillante e vincete la serie da allenatore: 4 affermazioni in coppa Italia, 2 super coppe italiane, 3 scudetti consecutivi con l’Inter.

Passato in Inghilterra altri tronfi: un campionato, una community shield e una coppa d’Inghilterra con il Mancester City.

Breve parentesi al Galatasaray tanto per vincere una coppa di Turchia.

Ha ottenuto nel 1991 l’onorificenza di Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana e il primo dicembre 2014 viene nominato a Roma Ambasciatore dell’Unicef Italia.

Per gli alti meriti sportivi e per la sensibilità verso il sociale viene assegnato a Roberto Mancini il Premio Frontino Montefetro 2015 nel giubilo dei frontinesi e di tanti sportivi.

 

FRONTINO- MONTEFELTRO XXXIV Edizione 2015

Umberto Piersanti

Premio L’Arte di vivere

Signori e Signore Umberto Piersanti
Giuseppe Biancalana. Conduttore della manifestazione:
Nei tuoi libri. nelle tue opere viene fuori la tua anima con la gioia e con la sofferenza. Come ti poni nell’approccio di un nuovo lavoro e come ti senti quando lo hai terminato?

 

Credo di essere il cantore di Urbino, ma Urbino non esiste senza il Montefeltro. E io l’ho nominato spesso, non astrattamente, ma perché l’ho percepito, sentito
nelle rocche antiche del Montefeltro, lo spettacolo tuo e dei compagni ritrovai la voce, il corpo gettato nel lavoro e nella lotta.

 

Ho scritto poesie a Montecerignone, ho ricordato San Leo.

Credo che la forza di questo territorio stia proprio in una unità inscindibile. Talvolta ci sono anche delle polemiche strane tra una zona e l’altra. Sicuramente il Ducato è nato qui, in queste terre, nel Montefeltro Alto. Però senza quell’Urbino e quel Palazzo ducale non avrebbe avuto una totalità così assoluta. Per cui il Montefeltro è unico, totale e intatto, e Urbino ne rappresenta la capitale che non deve mai dimenticare di vivere sola, ma sempre nel legame con tutti gli altri. Questo è il primo concetto.

 

Adesso rispondo a Giuseppe Biancalana. La vita, il dolore, la gioia, la poesia che avete ascoltato parla di mio figlio Jacopo, ma mio figlio non è un ragazzo “normale”. Mio figlio è un ragazzo autistico. E’ di un autismo gravissimo. Solo due giorni fa non ha dormito tutta la notte e ha sempre bussato alla porta ed è sempre stato spogliato in giro dappertutto.

E’ un dolore grande, che non viene giustificato da nessuna ricompensa nella vita però il dono della nascita permane. Ho scritto nel mio nuovo libro.

 

Dunque sia da un punto di vista cristiano, sia da un punto di vista laico, bisogna credere alla vita nel modo più tenace e più disperato senza farsi illusioni, senza mai perdere un segno di speranza: che sia la speranza in una dimensione religiosa, che sia una speranza nella dignità umana, che in tutti i casi deve sopravvivere all’onta del dolore. Io mi pongo un po’ come di fronte alla natura: credo di essere oggi dopo la morte di Attilio Bertolucci il più importante poeta di natura… per i romanzi per altro Giorgio Londei mi ha esaltato molto, troppo. Mario Luzi aveva detto che “L’estate dell’altro millennio” (2001) era il più bel romanzo di quegli anni, il più bel romanzo storico della Resistenza. Giorgio tra l’altro ha sempre creduto in me: quando ero considerato un mezzo fesso a Urbino che girava per i vicoli blaterando. Io credo che dicevo cose intelligenti, però per tutti ero strano, non sempre mi amavano gli urbinati. Quando hanno presentato il mio film, La breve stagione (1969-70), a Pesaro, fecero due corriere per venirmi a fischiare, dal primo momento all’ultimo, e uno siccome il mio film è tutto d’alberi e piante, urlò all’inizio “Umberto quel film te l’ha pagato la Guardia forestale?”. Non vi dico cosa è successo.

 

Allora, cosa mi porto addosso sul dolore, vi ho risposto. Il dolore non lo amo, lo aborro, ma va affrontato e bisogna in qualche modo conciliarlo con la vita perché c’è sempre un piatto di fagioli magari con una bistecca vicina da mangiare, le gambe di una donna da guardare, c’è una quercia da dove volano gli uccelli, dei momenti in cui ci possiamo sempre e comunque riconciliare con la vita. Per cui il dolore ne fa parte, triste parte… io non sono uno di quelli che dice “però con il dolore si cresce”. No! il dolore nella vita ne avrei voluto avere il meno possibile. Io avrei voluto fare il padre il meno possibile, avrei voluto girare tutte le città d’Italia e del mondo e magari trovare una donna per ogni posto e invece mi trovo ad affrontare adesso una vita semifamiliare durissima. Questa è la risposta.

 

Il distacco quando si comincia un libro, ogni volta che uno finisce di scrivere un libro… è così… l’ha finito! Deve distaccarsi. Lo diceva anche Mario Luzi… qui abbiamo ricordato i grandi maestri di questa terra di Urbino: Carlo Bo, Rettore, io una volta dissi ad un Rettore che l’ha seguito: Carlo Bo non aveva nessun usciere davanti alla porta, entravi con molta tranquillità, la sua autorevolezza non aveva bisogno di uscieri in nessun modo. Non ho mai visto un uomo autorevole come Carlo Bo: diceva tre parole, ma gli bastavano.

 

Ricordo che quando mi fece pubblicare dall’Einaudi, mi diede una bella mano. Andai da Bo. Sia detto che anche i grandi editori, come i grandi accademici possono fare scelte idiote, e l’Einaudi ne ha fatte tante di scelte idiote, anzi io l’ho detto anche al direttore generale dell’Einaudi, che non ha gradito il mio commento, anche perché tutti quelli che mi conoscono sanno che sono un camicaze, anzi che non ho mai badato a poteri e a contropoteri, pur non essendo uno trasgressivo, non ho mai fumato uno spinello, non ho mai fatto una sbornia vera. Però la mia dimensione libertaria sta nel coraggio delle posizioni. Per esempio tu sei un uomo di sinistra, però a scuola racconti lo stalinismo più ancora di quello che racconti su Mussolini. Questo vuol dire avere il coraggio morale, la forza di essere. Quando tu stacchi devi badare a vivere, devi badare a mangiare, a guardare il mondo, a girare tra questi colli bellissimi. E’ vero, questo luogo è uno dei luoghi più belli d’Italia. Umberto Eco l’ha detto di San Leo e ha ragione. Sono molto dispiaciuto che San Leo è passato alla Romagna, mi è dispiaciuto. Sono tra i pochi che ha sprecato qualche parola per dire che non volevo, tant’è che mi dovevano invitare a San Leo a fare qualche lettura e dopo non mi hanno più invitato.

 

Non ho la diplomazia giusta. Allora ogni tanto bisogna distaccarsi, guardare il mondo e viverlo e scrivere. Scrivere per dare un senso alle cose. Scrivere per non morire. Scrivere per dare un senso alla tua vita. Poi devi riscrivere per forza perché si scrive come si diventa preti. Bisogna scrivere anche se è vero che ci sono due milioni e mezzo di italiani che scrivono senza aver mai letto un libro e a quelli consiglio di leggere di più e scrivere di meno.

Umberto Piersanti

(Testo della conversazione non rivisto dall’Autore)
Domenica, 11 ottobre 2015

 

FRONTINO- MONTEFELTRO XXXIV Edizione 2015

Roberto Mancini

Qual è e quale potrà essere il ruolo dello sport nel sociale?

Lo sport è molto importante nel sociale, lo sport muove le montagne, muove cose che neanche i politici possono fare e credo che tutti noi, come hai detto prima noi con l’Inter, tutti gli sportivi possono avvicinare persone che difficilmente possono stare vicine. E’ importante da parte nostra fare qualcosa.

 

Sei qua oggi perché il campionato prevede il turno di sosta. Proprio ieri la Nazionale di Antonio Conti ha staccato il biglietto per gli europei, vincendo 3 a 1 a Baku con l’Azerbaigian. Però il Campionato ricomincia Domenica, ma non è che ricomincia così. Ricomincia il derby d’Italia, una partita che milioni di persone, di sportivi aspettano. Allora io ti chiedo. Inter e Juve tu la prepari come un’altra partita normalissima oppure sotto c’è una preparazione psicologica particolare?
Inter e Juve è il Derby d’Italia, è una partita storica e poi negli ultimi anni è diventata anche una partita particolare per tutte le polemiche che ci sono sempre intorno a questa gara.

Io spero che sia una partita molto bella perché la giocheranno due belle squadre.

Le preparazioni delle partite sono quasi sempre le stesse però è chiaro che quando c’è qualcosa in palio di diverso la pressione è molto di più. La cosa importante è riuscire a prepararla bene.

 

Che cosa ti porti via da questo angolo di Montefeltro, da questa giornata? Cosa riporti a Milano?
Ringrazio tutti, il Rettore Stocchi, il Sindaco Spagna per questo riconoscimento.

Riconoscimento importante soprattutto perché dato nella mia terra e soprattutto in questo posto e in questa Chiesa bellissima.

Io credo che l’Italia sia uno dei porti più belli del mondo e soprattutto le Marche siano uno dei posti più belli del mondo.

 

Il Sindaco Spagna alla XXXIV Edizione del Frontino

Buongiorno a tutti a Montefiorentino e nel Montefeltro

Con piacere do il benvenuto a tutti i presenti a nome dell’Amministrazione Comunale di Frontino e di tutta la popolazione del nostro piccolo borgo. Un saluto cordiale a tutte le autorità civili, militari e religiose. al Prefetto Luigi Pizzi, al Presidente della Giunta delle Marche Luca Ceriscioli, all’onorevole Marco Marchetti, al vice presidente della provincia di Pesaro e Urbino Maurizio Gambini, al Segretario di Stato della repubblica di San Marino Giuseppe Maria Morganti, a S.E il Vescovo della Diocesi San Marino – Montefeltro per il tramite del suo delegato, al Sig, Questore Antonio Lauriola, ai rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dell’Esercito italiano, della Marina, del Corpo forestale dello Stato, un saluto all’Ambasciatore della Repubblica di San Marino in Turchia Giorgio Girelli, ai Sindaci, ai rappresentanti dell’Unione Montana del Montefeltro dell’Ente Parco del Sasso Simone e Simoncello, del club “I Borghi più belli d’Italia” e del Rorary Club Urbino.

Saluto la giuria e il suo Presidente, il Prof. Vilberto Stocchi, Rettore dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo e lo ringrazio per l’impegno profuso, a sostegno di questa manifestazione, fin dai primi giorni del suo insediamento. Mi congratulo anche con L’ateneo urbinate recentemente inserito tra le migliori 500 università del mondo. Esprimo vive congratulazioni ai vincitori. Ringrazio tutti i soggetti che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento: la Regione Marche, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e il suo Presidente Gianfranco Sabbatini, la Banca delle Marche, il Gruppo Atena, Piero Guidi, la TVS, la Interspace srl, la Vulcangas e la Biocalor foglia.

Ringrazio tutti i dipendenti del Comune di Frontino e i ragazzi della Pro Loco per l’aiuto costante nelle varie iniziative che contribuiscono a rendere particolarmente viva la nostra piccola realtà. Un saluto infine ai padroni di casa, la famiglia francescana dei Frati Minori San Giacomo della Marca, che ci ospita in questo magnifico contesto ed in particolare il padre provinciale Ferdinando Campana. Lo ringrazio ancora una volta per l’impegno e la vicinanza dimostrati nei confronti del Convento di Montefiorentino.
Do inizio alla 34esima edizione del Premio Letterario Nazionale Frontino Montefeltro, nato nel 1981 da una felice intuizione di Antonio Mariani e dal sostegno di Carlo Bo. Questa è una manifestazione che ha dimostrato di saper reggere nel tempo ed ha saputo anche adattarsi alle problematiche del momento guardando, oggi, anche al disagio sociale. Parte infatti da questa edizione una nuova sezione del Premio, quella dedicata alle “Umane diversità”. Una sezione nata con la collaborazione del gruppo Atena di Monte Grimano che vuol far emergere chi ha saputo distinguersi nello studio della disabilità mentale.

Il piccolo miracolo si rinnova per la 34esima volta. Già di piccolo miracolo si tratta perché in fondo ancora la rilevanza e il carattere nazionale del Premio Frontino Montefeltro è difficile da comprendere. Sergio Zavoli, premiato nel 2012, in un articolo sul “sole 24 ore” a cui siamo particolarmente legati così si esprimeva: “Tra le più alte pendici del Montefeltro, su una dorsale che tra Urbino e Rimini si dilunga in continue vallate, c’è un paesino di 314 persone che si chiama Frontino, dove Carlo Bo aveva scoperto ‘il solo scenario naturale’, così diceva, per inscenarvi un premio letterario; e se non fosse perché, giunto alla 31° edizione, altrettanti fra scrittori e poeti hanno ricevuto quel singolare alloro da una giuria in piena regola – con il Magnifico Rettore di Urbino in testa – il popolo delle lettere continuerebbe a chiedersi come abbia potuto resistere un premio che, in una Cappella costruita nel Quattrocento all’interno del Convento di Montefiorentino nato duecento anni prima e oggi affidato a tre frati, il giorno in cui lo si celebra sembra tirar su con la calamita le automobili provenienti da una manciata d strade marchigiane e romagnole, umbre e toscane. Insieme con le ‘massime autorità civili, militari e religiose’ delle regioni limitrofe, arrivano soprattutto i giovani ancora amanti di umanesimo, che ogni anno vedono salire lungo l’accogliente dorsale appenninica una cultura nientemeno nazionale”.

Come si può spiegare dunque questo fenomeno? Sara perché la nostra Comunità con il carattere forte e tenace della gente dell’Appennino è riuscita negli anni: A sfiorare per un pugno di voti la presidenza della Repubblica. A recuperare un immenso patrimonio pubblico che rischiava la rovina. A combattere per un mondiale di pugilato. Ad ottenere innumerevoli riconoscimenti per il lavoro svolto e per la realtà che rappresenta. O più semplicemente perché è proprio nell’Italia Minore, Minore solo in termini demografici, dove si può veramente realizzare “il solo scenario naturale” per una manifestazione come questa, in cui ancora vive il senso della comunità e dove dire “buongiorno”, oltre a rappresentazione una forma di educazione, vuol significare “ti auguro una buona giornata”. Buongiorno a tutti.

Andrea Spagna, Sindaco di Frontino