Resterà aperta sino al 3 settembre prossimo (tutti i giorni, orario 21-23, lunedì chiuso presso lo Spazio Espositivo Bracci Pagani) la mostra dell’artista argentino Abel Zeltman dal titolo “Camouflage 2021”, curata da Raffaella Manna ed organizzata dall’Ente Carnevalesca, con la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, nell’ambito del Carnevale E-Statico.
Laureatosi nel 1994 in disegno ed incisione all’Accademia di Belle Arti di Buenos Aires, dove è nato nel 1968, con innumerevoli esposizioni in Sudamerica e in Europa, Abel Zeltman, che da anni vive a Pesaro, prosegue il suo percorso visivo che somiglia all’orbita di un corpo – figura umana o altro elemento – lanciato nel vuoto di uno sfondo che non c’è, non esiste.
I piccoli disegni su carta o gli acrilici su tele di grandi dimensioni servono all’artista per camuffare – Camouflage 2021, come il titolo della mostra che richiama da vicino il senso del carnevale – mimetizzare cioè figure e richiami che esprimono il senso del roteare, la vertigine del movimento, il volteggio del ballo nazionale argentino, in una fantasmagoria di colori dove i contorni si perdono, indefiniti.
Zeltman sa proporre e riproporre, con sempre nuovi accostamenti, la sua ricerca espressiva che da al visitatore il senso dello straniamento, della perdita, del disorientamento in un mondo che ruota su se stesso, che finisce per avvolgersi e ripiegarsi in confini sempre più intricati e impalpabili. Le sue opere hanno ricevuto nel corso degli anni diversi premi, tra cui il Premio “Salvi” di pittura di Sassoferrato (sezione stranieri), organizzato dall’Università degli studi di Urbino Carlo Bo, e ottenuto apprezzamenti dalla critica e dal pubblico.
Abel Zeltman figura nel volume di Armando Ginesi “Artisti stranieri nelle Marche” e nell’atlante degli artisti “Le Marche e il XX secolo”. Nel 2011 ha partecipato alla Biennale di Venezia, selezionato da Vittorio Sgarbi per l’esposizione a Urbino. Ingresso gratuito mediante esposizione del green pass. [Silvano Clappis]
