MANIFESTO DELL’ECONOMIA CIVILE

in Costume

IL CANTIERE PER IL MANIFESTO DELL’ECONOMIA CIVILE

Le Acli Pesaro-Urbino, il Forum del Terzo Settore hanno aperto un “Cantiere” per sviluppare l’innovazione sociale come modello di sviluppo del territorio. A cura di Maurizio Tomassini, presidente provinciale Acli ieri con una prima assemblea delle organizzazioni del non profit del nostro territorio abbiamo aperto il “Cantiere”. Un gruppo di “disperati attivi” – ecco come ho letto le prime adesioni -, cooperatori sociali di piccole cooperative che a mala pena resistono, una ex imprenditrice che aveva una fiorente azienda nel settore della cartieristica che di fatto ha dovuto chiudere, che ora collabora con un’associazione di volontariato: giovani precari delle cooperative sociali, Angelo Farneti direttore della Caritas diocesana, l’assessore Davide Rossi (uno dei pochissimi amministratori attenti al nuovo), Michele Altomeni che ha attivato una coop nel settore dell’energia verde, Davide Guidi dei gas e che ha costituito una cooperativa che prende in affitto piccoli appezzamenti di terreni abbandonati,Pier Paolo Inserra della coop. Parsec di Roma, cui dobbiamo tutti molto.

Una piccola “armata brancaleone“, ecco chi siamo, ma coscienti di quello che ci aspetta, non si vogliono arrendere. Cosa non facile.
Ci siamo riuniti nella bella sede del consultorio – almeno questo un bene comune – che viene ampiamente utilizzato grazie alla diocesi e agli amici che ce la concedono sempre. In questo contesto di grave situazione economica occupazionale occorre prepararsi ad un periodo in cui dovremo stare “in apnea” ma riuscire a resistere.

 

IL “CANTIERE” E’ APERTO A PORDENONE DOVE LA COOP ITACA IL 12 APRILE HA ORGANIZZATO UN INCONTRO DAL TITOLO ” INCUBATORI DI INNOVAZIONE SOCIALE”.

IL 27 APRILE A ROMA PIER PAOLO INSERRA PARSEC PARLA DEI NUOVI FONDI UE 2014/2020 PER L’INCLUSIONE SOCIALE.

IL TERZO INCONTRO E’ IL 7 MAGGIO SULLA AGRICOLTURA SOCIALE NELLE MARCHE CON CLAUDIO GAGLIARDINI VICE PRESIDENTE DEI COLTIVATORI DIRETTI REGIONALE

IL PROF IAIONE LABSUS PARLA DEI BENI COMUNI E DI SUSSIDIARIETA’ A ROMA L’8 GIUGNO. 

 

Cos’è l’economia sociale e civile?
Puo’ essere la via d’uscita per resistere.

Si tratta di mettere in campo prima di tutto le idee e la capacita’ di dare ai giovani speranza per il futuro. come nel nostro secondo dopoguerra, dobbiamo imparare a rimettere in campo la mutualita’, la riduzione del superfluo, l’uso corretto del bene comune a cominciare da quello pubblico e da quello della chiesa. la sussidiarieta’ vera tra pubblico e privato. l’utilizzo corretto delle risorse, specie quelle che ci deriveranno dall’europa (solo a pensare a quante ne abbiamo sprecate o mal gestite nel recente passato a causa della mala politica e’ sconcertante). e’ una sfida non facile anzi tutta in salita. si chiede a chi e’ sul territorio di sostenere questo percorso di spargere la voce a chi puo’ essere interessato. non promettiamo posti di lavoro ma vogliamo aiutare a chi vuole mettersi in gioco. naturalmente ci rivolgiamo in primis al nostro mondo alla cooperazione sociale, all’associazionismo organizzato. ma anche al singolo che vuole avvicinarsi e conoscere il nostro progetto. l’unione europea con i nuovi fondi vuole sostenere progetti territoriali che siano promossi dal basso (Maurizio Tomassini).