Raimondo Rossi - Cristo in croce attorniato dalle donne
Raimondo Rossi - Cristo in croce attorniato dalle donne

PASQUA 2014

in Costume

 

Urbino il Duomo

Buona Pasqua da Urbino dall’Arcivescovo Giovanni Tani

Tutto iniziò una domenica mattina quando la tomba di Gesù fu trovata vuota. Un fatto nuovo, mai sentito. La morte non è più l’ultima parola. Il duello fra la morte e la vita è stato vinto dalla vita. Dio ha fatto questo, “questo è il giorno che ha fatto il Signore!” Dio si era fermato nella creazione al sesto giorno con la creazione dell’uomo e della donna, il settimo giorno si era riposato. Ora ha ripreso la sua opera: ha creato l’ottavo giorno che non finirà mai, del quale fa parte anche il Cielo. In Cristo Gesù tutto è stato ricreato e anche se il volto della vita sembra quello vecchio di sempre, la realtà è nuova: già sono iniziati i cieli nuovi e la terra nuova. L’Eucaristia di ogni giorno non è forse trasformare in Cristo la realtà di questa terra?

Tutto questo ha fatto l’amore del Padre al quale ha risposto il fedele amore del Figlio Gesù, che è il primogenito di questa nuova creazione. La nostra libertà è sollecitata a scegliere Cristo, stare con lui, vivere per lui e in lui, così entreremo a far parte di questa nuova famiglia umana dove si è figli dell’unico Padre e fratelli fra di noi.

Pasqua è un dono, immenso, infinito, possiamo rifiutarlo? È come un sole che illumina e riscalda: possiamo stare al freddo delle nostre tenebre? Possiamo vivere nel nostro egoismo, nelle nostre divisioni, nella nostra indifferenza reciproca, nel nostro vivere come se Dio non ci fosse? Non è forse vero che la risurrezione di Gesù è la risposta del Padre all’amore che Gesù ha vissuto sino alla fine?

Ascoltiamo l’Annuncio che ha rivoluzionato il mondo: “Gesù è veramente risorto! Facciamo festa e rallegriamoci”.

Buona Pasqua a tutti.

 

 

1. PASQUA A GOIAS VELHO IN BRASILE

di Giordano Perelli

PASQUA A GOIAS

Cari amici, in questo período mi trovo a Goias Velho (Brasile) assieme a mia moglie per portare un saluto, un augurio e un po´ di aiuto ai bambini della scuola di infazia Asas de Liberdade che la nostra associazione di volontariato Amici Del Quilmbo di Fano ormai da anni sostiene.

Goias è una piccola e povera città di trentamila abitanti sperduta nel cuore del Brasile, lontana dal mare e dal gran turismo di massa, l ‘unica economia è l’allevamento di bestiame che è in mano a pochi proprietari. In passato è stata la capitale dello stato di Goias e tuttora conserva le bellezze architettoniche sei-settecentesche del colonialismo portoghese. Dal 2001 e stata dichiarata dall UNESCO patrimonio dell’ Umanità.

Le famiglie più benestanti si sono trasferite nella nuova capitale di Goiania, nata negli anni trenta del secolo scorso, dedicandosi ad altre attività più redditizie lasciando vuoto il centro storico per la maggio parte dell’anno , mentre la popolazione effettiva è costituita per la maggior parte dagli abitanti delle periferie e delle favelas.

L´evento della Pasqua in questo crogiuolo di etnie è molto sentito e vissuto con passione e devozione. La citta´ si vivacizza, si riempe di SUV e PICKUP, i cittadini emigrati ritornano ad occupare le case in precedenza abbandonate, i piccoli negozi e i piccoli ritrovi ove si puo´gustare un arroz com pequi o una empadao o una pamonha o una feijão si riempiono di clienti, poi terminate le festivita´ tutto torna come prima, si ritorna alla difficolta´ di mettere sul tavolo pranzo e cena.
Le manifestazioni piu´sentite cominciano con la Domingo do Ramos, ove i fedeli entrano in procesione in chiesa portando i vecchi ramoscelli benedetti nell ‘anno precedente per essere bruciati e per riceverne dei nuovi. Qui usano soprattutto foglie di palma.

PASQUA A GOIAS - PROCESSIONE

La processione più sentita e più partecipata è la Procissao do Fogareo che si svolge nella notte tra il mercoledi e iI giovedi Santo, simboleggia la cena, Il tradimento e la cattura del Cristo. Parte a mezzanotte dalla chiesa di Nossa Senhora da Boa Morte ed e preceduta da suonatori di tamburo e da una turba di incappucciati che a piedi scalzi e con in mano enormi fiaccole, percorrono con passo deciso un lungo percorso sacro che fa capo a diverse chiese fino a raggiungere la chiesa di San Francesco di Paola dove avviene simbolicamente la cattura di Cristo. Un evento molto scenografico dall aspetto alquanto barocco.

Nel giorno di Venerdi Santo si hanno altri eventi come La Procissao do Encontro e la Procissao do Cristo Morto.

Il Sabato Santo è giorno di silenzio e nella notte in Duomo si celebra la Resurrezione del Cristo.

Con la domenica a mezzogiorno in Duomo si chiudono le manifestazioni. Dopo la S. Messa e la bendizione della Folia (gruppo di persone devote allo Spirito Santo che portano la bandiera e la Corona dello Spirito Santo nelle case) e l’uscita di questa grande attesa sul sagrato, grande è l’evento, le campane suonano a festa e non manca la banda musicale. Da questo momento la Folia inizierà il suo cammino per raggiungere tutte le case del territorio di Goias per la benedizione e per raccogliere offerte fino all’evento della Pentecoste.

Il lunedi si ritorna alla normalità, con le scuole che riprendono le lezioni, chi ha un lavoro ritorna a lavorare, i turisti se ne vanno come se ne vanno i cittadini trasferiti in altre città.

Questa è la Pasqua a Goias.

Um caro saluto

Giordano Perelli

 

2.

PASQUA NELLA COMUNITA’ DI CARESTO

di Daniela Maffei

Comunità di Caresto - Riunione di lavoro

 

Pasqua è un appuntamento speciale, perché, passato l’inverno (“Natale con i tuoi”), si sente il bisogno di uscire (“Pasqua con chi vuoi”!), favoriti anche dal tempo primaverile che invita.

 

Una delle mete è rappresentata proprio dai luoghi di spiritualità (lo chiamano.. turismo religioso!).

 

Anche Caresto è una meta di pellegrini che si muovono; vengono qui per un momento interiore, un ritiro spirituale e psicologico.

 

Avremo perciò un bel gruppo di famiglie con bambini che riempirà la struttura principale del colle di Caresto.

 

Avremo in contemporanea, ma in una struttura diversa (che chiamiamo Bensi, dal toponimo del luogo) un gruppo di adolescenti, i quali vengono per uno specifico incontro, centrato su sessualità e affettività con riflessioni e animazioni, guidate dalla famiglia della Comunità: Amerini Claudio e Flavia con la figlia Francesca, giovane universitaria che si sta specializzando proprio in dinamiche sociali.

 

Possiamo cogliere l’occasione per ricordare che (con la dedizione della stessa famiglia) poco fa è uscito alle stampe il primo sussidio proprio dedicato ai giovani e su queste tematiche; comprendente una parte per gli animatori e una seconda parte come laboratori – schede di animazione per gli adolescenti.

 

Il libro, edito dalla Gribaudi di Milano si intitola “Adolescenti e dintorni: incontri su sessualità e affettività” (Comunità di Caresto) – marzo 2014.

 

Questi appuntamenti fanno parte di un programma annuale che prevede incontri per famiglie in ogni fine-settimana dell’anno.

 

Da qualche mese l’attività , ormai quasi quarantennale, ha incontrato – finalmente – anche l’accoglienza fiduciosa e costruttiva della diocesi; con la quale è stato possibile pervenire a una forma giuridica più completa: la Fondazione Comunità di Caresto, in piena integrazione con vescovo, il quale ha voluto farne parte e con persone nominate dalla diocesi.

 

Anche questo per noi è ‘un buon annuncio’… pasquale !

 

La presidente della Fondazione

Daniela Maffei

 

 3.

Monastero ortodosso

Monastero ortodosso

di Maria Grazia Maiorino

Sopra gli alberi in passi di danza
muove le corde ai batocchi il suonatore
nelle celle immobili stanno le campane
tutte aperte come una domanda
da un niente corrono i rintocchi
e al niente torneranno

 

ma il concerto è pura meraviglia
ago di mistero
                      infilato alla cruna
dischiuso cielo

 

Maria Grazia Maiorino

 

4.

Il biglietto pasquale agli amici di Angelo Paoluzi

Gerusalemme-santo sepolcro

LA GLORIA DEL RISORTO

Fulgore della luce nel silenzio
dietro la porta chiusa del sepolcro:
il Padre accoglie fra le proprie braccia
il corpo martoriato del suo Figlio.
Il Figlio scende agli inferi fra i morti
e porta vita, il soffio dello Spirito.
E lo Spirito Santo il terzo giorno
fa esplodere la gloria del Risorto.

Angelo Paoluzi

 

5.

Buona Pasqua da L’Aquila di Mario Narducci

Le Clarisse

PASQUA ALLE CLARISSE

Ancora sa di legno
Pasqua nel Monastero
delle Sorelle Povere
(era legno la Culla
era legno la Croce…).
L’ora del provvisorio
è canto, è salmodia
e la notte prorompe
di luci intorno al Cero
che penetra nei cuori
estasiando bagliori
d’infinito.
Camminammo il deserto
quaranta giorni, a immagine
dei quarant’anni ed ora
ci attende la Promessa
del tempo fatto cielo
mentre guardiamo altrove:
oltre il sepolcro vuoto
e sulla via di Emmaus
riconosciamo il Volto
allo spezzar del Pane.
Pasqua sarà ogni giorno
in questo Santuario quotidiano
che scandisce le ore
con la preghiera delle Consacrate:
dono di Dio alla Città ferita
e immagine
della Sua tenerezza.

Mario Narducci

 

 

6.

Una poesia di Plinio Acquabona (Ancona 1 dicembre 1913 – 4 settembre 2002) a cura di Mariapia Acquabona per il Centenario.

 

ERGERSI

 

Dal mare ai colli, un ondulare aereo;
e il sormontarsi nel cielo più alto.

 

Che dallo spazio folto il passo scenda
trasparente e prodigo di luce.

 

E LEI, soavissima, sorride.
Ma il suo dolore SANGUINA. IL FIGLIO

 

deve, in eterno, ERGERSI dai chiodi.

 

Plinio Acquabona

(da “L’Architettura diurna della luce“, L’altrove, 2000, p. 75)