Sintonia, Sinfonia, Consonanza, Concerto, Accordo, Armonia…
E’ il concetto di armonia il riferimento vitruviano su cui si regge questa stagione concertistica e che fa dello stesso Vitruvio un portatore di messaggio assolutamente attuale. L’armonia come obiettivo da raggiungere attraverso regole e costruzioni e non uno stato d’animo nel quale magicamente ci si può ritrovare. La musica è un esempio evidente di questa definizione e all’interno di essa sono continuamente cangianti i limiti e i riferimenti, tanto da poter mettere assieme la classica col jazz, i soli col tutti e ovviamente il coro con l’orchestra.
Tre appuntamenti
Nel mese di luglio divisi in due suggestivi scenari, Rocca Malatestiana e Ex Chiesa di San Francesco, che annualmente il Comune di Fano mette a disposizione per questa rassegna.
Si parte il 6 luglio alla Rocca con il jazz immortale di Miles Davis interpretato da uno dei maestri del genere, il trombettista Flavio Boltro affiancato dal Jazz Inc. Quartet (Alessandro Fariselli sax tenore, Alessandro Altarocca pianoforte, Stefano Senni contrabbasso, Fabio Nobile batteria) e dall’ Orchestra Sinfonica G. Rossini e Orchestra Rimini Classica riunite in un’unica formazione per l’occasione. Si tratta di un progetto pensato per ricordare uno dei musicisti più rappresentativi della storia del jazz, capace di passare indenne attraverso le varie epoche, gli stili e le mode. Verranno proposti in una veste del tutto inedita, brani celebri e amatissimi come So what, All blues, Round Midnight e Summertime, riarrangiati appositamente da Marco Capicchioni.
Si prosegue, sempre alla Rocca, il 12 luglio con Armonie sotto le stelle, l’atteso appuntamento estivo dedicato alla musica lirico-sinfonica con protagonisti la Rossini ed il Coro del Teatro della Fortuna M. Agostini diretti dalla bacchetta fanese, Noris Borgogelli.
Il programma prevede nella prima parte un classico del repertorio, la Sinfonia n. 40 di Mozart caratterizzata da un’introspezione e un patetismo di cui è simbolo lo stesso impiego – allora raro – di una tonalità minore. L’importanza di quest’opera risiede nei fatti formali. L’orchestra, infatti, è ridotta. È stata esclusa ogni esteriorità sonora. La materia musicale è caratterizzata da uno scavo profondo nelle funzioni armoniche e da una vigorosa tensione contrappuntistica, riflessa nella complessità dell’elaborazione tematica. La seconda parte del concerto sarà invece un percorso nel mondo della lirica che, in continuità con la prima parte, partendo dal Requiem di Mozart spazierà poi a Donizetti con arie da L’elisir d’amore per chiudere con Traviata di Verdi. In questa seconda parte la Rossini ed il Coro del Teatro della Fortuna M. Agostini saranno affiancati da 6 solisti che incarneranno i celebri protagonisti delle opere. In particolare, Chiara Ardito sarà Giannetta, Cristina Neri, Violetta; Elisa Gentili, Flora; Francesco Panni, Alfredo; Giuseppe Lamicela, Marchese ed infine Matteo Pietrapiana, il Dottore.
Si chiude il 20 luglio con la sezione femminile del Coro del Teatro M. Agostini, il “Fortunae Ensemble”, accompagnata dall’Ensemble dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini diretti per l’occasione da Mirca Rosciani che in una sola serata faranno vivere agli spettatori uno spettacolare viaggio a cavallo tra classicità e modernità che partendo dal classico per eccellenza, Bach, li porterà poi fino alla modernità dei Queen diventati a loro volta in qualche modo un classico.
Presentazione di Maria Chiara Mazzi
Sintonia, Sinfonia, Consonanza, Concerto, Accordo, Armonia…
Sono parole di uso comune, ma anche termini tecnici della musica dei quali l’etimologia spiega i significati, aprendoci un orizzonte che non manca di riservare sorprese. Andiamo con ordine: Sin-tonia, Sin-fonia e Con-sonanza (che altro non è che la traduzione latina della parola ‘sinfonia’) ci ricordano come suoni e toni si possano unire insieme e associare tra loro. Questo significato dalla musica, dove mette insieme note ma anche cori e orchestre, passa direttamente alla vita, dove si trasforma metaforicamente in unione tra animi e individui, accomunati in un solo intento in quella ‘corrispondenza di amorosi sensi’ di foscoliana memoria che chiamiamo Concordia.
A proposito di Con-cordia (e di Ac-cordo…): anche qui l’etimologia mescola vita e musica. Le due parole si costruiscono sul latino ‘cor’, cuore, ma anche sul greco ‘chorda’, la corda sonora della lira. Così passiamo, quasi senza accorgercene, dai termini della musica a una delle parole caratterizzanti il vivere sociale: l’Armonia. Ma questa volta è la musica che ha rubato le parole alla storia, o meglio, alla mitologia.
Armonia (il cui nome romano è Concordia) è la terza figlia di Ares ed Afrodite, sorella di Deimo (il terrore portato della guerra) e Fobo (la paura dentro di noi). E se i due fratelli portano orrore e sgomento dividendo gli uomini, Armonia invece cancella lo sgomento e ripristina l’unione dei cuori, la concordia, appunto. Il nostro viaggio tra le parole della musica potrebbe finire qui, ma non ci sarebbe utile per spiegare l’affiancarsi in una rassegna di generi e brani così differenti e lontani tra di loro. Spesso chi segue la ‘classica’ considera il genere come immutabile e ritiene il linguaggio costruito dai grandi del Settecento e dell’Ottocento la pietra di paragone per separare la buona dalla cattiva musica, la consonanza dalla dissonanza, le forme perfette da quelle che non lo sono…
Ebbene: tutti i termini che abbiamo elencato e che nella vita di ogni giorno hanno un solo significato, nel mondo della musica smettono di avere definizioni univoche. Gli Accordi prima del XVI secolo non esistono come tali e l’Armonia fino a quel momento è qualcosa di molto diverso da ciò che oggi studiamo in conservatorio. Il significato di Consonanza o Dissonanza dall’XI secolo in poi cambia ogni cinquant’anni, come quello di Concerto o Sinfonia, mutevole da quando le parole sono apparse nei trattati di composizione.
Senza dimenticare poi i suoni stessi della musica, che dal VII sec. a.c., cioè dall’epoca di Pitagora, fino alla metà del XIX, sono cambiati a seconda delle Proporzioni e dei rapporti numerici coi quali veniva divisa la corda sonora, producendo suoni che ogni epoca riteneva consonanti o dissonanti a seconda dei punti di vista. Così mettere insieme in una Stagione dedicata a Vitruvio il jazz con le sinfonie, i cori con i solisti significa esattamente raccontare questa storia, per ricostruire quell’Armonia ogni volta cangiante che fa della musica forse una delle arti più varie e affascinanti.
BIGLIETTERIA
OMAGGIO A MILES DAVIS e ARMONIE SOTTO LE STELLE
Intero 15€ Ridotto 12€ (under 26 e studenti)
DA BACH AI QUEEN
Intero 12€ Ridotto 10€ (under 26 e studenti)
TEATRO DELLA FORTUNA
Piazza XX Settembre, Fano
La sera dello spettacolo, inoltre, sarà possibile acquistare i biglietti presso la biglietteria collocata all’entrata della Rocca Malatestiana mentre non sarà possibile effettuare l’acquisto fuori dell’Ex chiesa di San Francesco.