25 aprile 2016

Roma, ANPC Convegno “Resistenza e democrazia” Aprile 2016

in Costume

Roma, ANPC Convegno “Resistenza e democrazia” Aprile 2016

 

NOTE AL CONVEGNO RESISTENZA E DEMOCRAZIA

Roma. Nella splendida cornice dell’Auditorium della Casa del Mutilato, si è tenuto il 14 Aprile 2016 il Convegno: “Resistenza e Democrazia. Le ragioni del contributo cristiano”, promosso dall’Associazione Nazionale dei Partigiani Cristiani (ANPC) in collaborazione con l’Istituto Sturzo, con il patrocinio della CEI ed il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale. Il Convegno fa parte del progetto “Resistenza 70”.
Presenti al convegno il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, il Presidente della Commissione Difesa del Senato della Repubblica Nicola Latorre, il Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati Francesco Saverio Garofani, il Presidente della Confederazione italiana Associazioni combattentistiche e partigiane Claudio Betti, il Presidente dell’Istituto Luigi Sturzo Nicola Antonetti.

 

Ai lavori del convegno, coordinati dal Prof. Paolo Acanfora, hanno partecipato il Presidente ANPC Giovanni Bianchi, Agostino Giovagnoli dell’Università del Sacro Cuore, Monsignor Paolo Rizzi, officiale della Segreteria di Stato vaticana e postulatore della causa di beatificazione di Teresio Olivelli.

 

Il presidente Giovanni Bianchi ha dato inizio ai lavori con un indirizzo di benvenuto ai convenuti e, assieme al Presidente Claudio Betti, ha sottolineato l’importanza del progetto “Resistenza70” promosso dalla ANPC e della riscoperta del valore della Resistenza combattuta e praticata anche a livello civile e morale, elemento tipico della componente resistenziale cristianamente ispirata. A seguire, il presidente dell’Istituto Sturzo Nicola Antonetti ha ribadito l’importanza del progetto e l’impegno a condurre la ricerca e a mettere a disposizione il proprio patrimonio di fonti; ha illustrato il carattere innovativo del progetto dell’ANPC, inteso come contenitore e gestore di fonti di diversa natura e come strumento di accesso privilegiato a questa storia per le nuove generazioni, per le scuole, per chiunque voglia conoscere e approfondire il significato, le ragioni e i contesti storici legati alla Resistenza.
Il Presidente della Commissione Difesa della Camera, Garofani, nel suo saluto ha ricordato come la Costituzione repubblicana sia stato il frutto più importante della Resistenza. Ha poi fatto un accenno autobiografico, rammentando come la propria passione per l’impegno politico sia nata grazie al contatto con le grandi personalità che scrissero la Costituzione e che fecero la Resistenza.
Il Presidente della Commissione Difesa del Senato Nicola Latorre ha ricordato l’importanza del recupero della memoria e dei valori che contraddistinsero tutte le varie componenti del movimento resistenziale, molto diverse tra loro, ma capaci di contribuire insieme alla nascita e alla fondazione delle istituzioni democratiche e alla ricostruzione morale e materiale dell’Italia repubblicana.
Di grande intensità l’intervento del Ministro della Difesa Roberta Pinotti, che ha sottolineato l’importanza di una memoria condivisa e l’attualità degli ideali della Resistenza. Memoria e ideali non solo da ricordare, ma da far rivivere, in quanto permisero a persone di orientamenti politici diversi di trovare un accordo per il bene comune, che germinò nella definizione della Costituzione repubblicana. Anche da parte sua un accenno autobiografico, ricordando come il proprio interesse per questo periodo storico e per la comprensione del suo senso profondo sia stato favorito dalla conoscenza diretta di un partigiano, vedendo nei suoi occhi le sofferenze patite e sentendo il racconto della sua esperienza. Ha ribadito come questa sia la chiave per arrivare ai giovani: insegnare la storia attraverso le emozioni di chi ha vissuto quegli eventi, ritrovando quel coraggio, quella solidarietà, quella forza e quella unione. Un invito, quello del Ministro, accolto e sottolineato da un forte applauso di tutti i presenti.

Angelo Sferrazza

I lavori del convegno, moderati dal Prof. Paolo Acanfora, sono iniziati con la relazione del Prof. Agostino Giovagnoli dal titolo “Il contributo della chiesa cattolica e del clero nella Resistenza”.
E’ seguito l’intervento di Monsignor Paolo Rizzi, dedicato al tema “Resistenza e santità”. Con Mons. Rizzi è giunto agli organizzatori un messaggio di Sua Santità Papa Francesco, che ha rivolto parole di apprezzamento “per l’iniziativa volta ad approfondire l’opera di quanti – sacerdoti religiosi e fedeli laici – seppero portare il loro generoso contributo al bene comune ed alla Patria mossi dai valori cristiani”. Sua Santità ha inoltre auspicato che “il simposio favorisca un sempre più vivo impegno nella promozione dei valori universali della pace, della solidarietà e della convivenza fraterna”.
A conclusione dei lavori, la relazione di Giovanni Bianchi “Resistenza e fede cristiana: le ragioni di una memoria”. Il convegno si è chiuso con il concerto del Maestro Marcella Crudeli. Un momento di forte emozione e partecipazione che, sulle note di Chopin, ha conferito ulteriore valore e prestigio alla manifestazione.

 

L’ANPC ringrazia le numerose autorità che hanno partecipato all’evento. In particolare Monsignor Giuseppe Chiaretti, Arcivescovo emerito di Perugia e Città della Pieve; il Presidente delle ACLI Gianni Bottalico; Maria Romana De Gasperi, Gianluigi Rondi, partigiano e Presidente onorario dell’ANPC; le partigiane Jole Mancini e Teresa Vergalli.
Un grazie sentito ai rappresentanti locali dell’ANPC, ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche, al Gr. Uff. Italo Frioni, Presidente dell’Associazione Italiana Ciechi di Guerra (AICG), ad Aladino Lombardi in rappresentanza dell’ANFIM, all’Associazione “I Cattolici nel terzo millennio”, all’Ambasciatore Achille Vinci Giacchi e al Cav. Vincenzo Cippullo, Segretario Regionale Lazio dell’Unione Nazionali Invalidi per Servizio (UNMS).

 

8 aprile 2016 – Un francobollo per Tina Anselmi

Sarà emesso un francobollo per Tina Anselmi il 2 giugno, in occasione della festa della repubblica. E’ la prima volta che viene dedicato un francobollo a una persona singola ancora in vita.

 

Tina Anselmi

“Dal francobollo Tina Anselmi sorride. Le è toccato uno strano destino “alla Tina”, come la chiamano familiarmente a Castelfranco Veneto, il paese dove è nata 89 anni fa, il 25 marzo per l’esattezza. È stata prima in tutto: staffetta partigiana a 17 anni nella brigata Cesare Battisti, prima ministra donna nella storia italiana nel 1976, primo politico coraggioso a cercare di chiarire il groviglio di interessi e opacità della loggia P2. A lei è dedicato il francobollo che sarà emesso il 2 giugno giorno della festa della Repubblica. Per la prima volta le Poste scelgono una protagonista della storia pubblica mentre è in vita”.

Nel 2009 ha ricevuto il “Premio Articolo 3” per il 2008 come “riconoscimento all’attività svolta durante tutta una vita spesa – anche a rischio della medesima – al servizio della libertà e dei valori di uguaglianza sanciti proprio dall’articolo 3 della nostra Carta Costituzionale. Questo ricordando in particolare l’attività dell’onorevole Anselmi come giovanissima staffetta partigiana, di sindacalista, di madre della legge sulle pari opportunità, di ministro, di principale autore della riforma che introdusse il Servizio sanitario nazionale e di guida esemplare della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla Loggia P2”. La versione integrale della notizia in un articolo di Giovanna Casadio pubblicato su “La Repubblica” .