San Benedetto del Tronto
Raimondo Rossi, Ritratto di Mario Luzi, penna, Assisi 8 marzo 2002

San Benedetto del Tronto: PREMIO “RIVIERA DELLE PALME” PER LA SAGGISTICA E LA NARRATIVA IN EDIZIONE ECONOMICA, ED. XXXII, 26 SETTEMBRE 2015

in Lettere e Teatro

San Benedetto del Tronto: PREMIO “RIVIERA DELLE PALME” PER LA SAGGISTICA E LA NARRATIVA IN EDIZIONE ECONOMICA, ED. XXXII, 26 SETTEMBRE 2015

A Mariapia Veladiano e Sergio Rizzo il premio Riviera Palme

Al centro del romanzo di Mariapia Veladiano premiato per la narativa, c’è la figura di Ildegarda. La donna viene lasciata dal marito. Il suo dolore e la sua solitudine vengono mitigati solo dall’amore per il figlio. Quando l’ombra della morte sembra sfiorare il bambino, Ildegarda si interroga sul male del mondo e sulla paura di perdere il figlio. L’angoscia per non saper proteggere il figlio portano Ildegarda a cercare nella fede una strada di salvezza. Con Dio che sembra indifferente al dolore dell’uomo.

 

Il vincitrice del “Riviera delle Palme” per la saggistica, Sergio Rizzo, si sofferma sui dirigenti pubblici inamovibili ben oltre la pensione, sui consiglieri regionali, assessori provinciali, generali, ambasciatori, top manager che godono di prebende e incarichi a vita, su sindacalisti a cui la politica garantisce sistemazioni e vitalizi scandalosi. Per rimettere in moto l’Italia bisogna mettere in discussione tali privilegi, abbattere le rendite, cambiare le regole che permettono tutto ciò.

 

“Questo premio – afferma Leo Bollettini, presidente del Circolo culturale “Riviera delle Palme” – si conferma un’idea vincente per partecipazione popolare, diffusione della lettura tra la popolazione e in particolare tra i giovani. Il nostro Circolo mette al centro della vita culturale italiana San Benedetto del Tronto con uno dei premi letterari più antichi. Organizziamo anche il Festival Internazionale della Poesia, con la direzione artistica di Maurizio Cucchi, che lo scorso luglio ha celebrato la XVIII edizione. Due modi per promuovere lo sviluppo, non solo culturale ma anche economico, della nostra città e del Piceno”.

 

 

“Da segnalare il meccanismo di coinvolgimento popolare di questo premio – commenta Guerino Di Berardino, “storico” segretario del “Riviera delle Palme” – che si rifà all’idea originaria del nostro Circolo culturale, nato nel 1982 su iniziativa del professor Giuseppe Lupi per diffondere la lettura di libri tascabili in particolare tra i giovani ma anche tra la popolazione. Anche quest’anno sarà assegnata la Borsa di studio annuale, voluta dalla famiglia e intitolata a Giuseppe Lupi, allo studente delle scuole medie superiori di San Benedetto del Tronto che si è distinto per il miglior elaborato nel Concorso a loro dedicato”.

 

I vincitori sono risultati tali a seguito delle votazioni che hanno interessato sei fasce di lettori-elettori: la giuria nazionale – composta da personalità della cultura e del mondo accademico: prof. Uberto Crescenti, (Presidente) docente e già rettore dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara; prof.ssa Eide Spedicato Jenco, docente presso Università “G. D’Annunzio”; prof. Gastone Mosci, docente presso Università di Urbino; il poeta Maurizio Cucchi – gli studenti delle scuole medie superiori del Territorio, docenti dei medesimi istituti scolastici, i soci del Circolo culturale Riviera delle Palme, i comitati di quartiere della città marchigiana, gli acquirenti delle opere finaliste presso l’apposita mostra mercato.

 

Le due cinquine erano così costituite per la narrativa: Giulio Angioni “Sulla faccia della terra” (Feltrinelli/Il Maestrale); Aldo Busi, “Vacche amiche /Un’ autobiografia non autorizzata” (Marsilio); Diego De Silva “Mia suocera beve” (Einaudi); Marco Missiroli, “Atti osceni in luogo privato” (Feltrinelli); Mariapia Veladiano “Il tempo è un dio breve” (Einaudi) – e per la saggistica: Massimo Fini “Una vita/ Un libro per tutti. O per nessuno” (Marsilio); Maurizio Molinari “Il califfato del terrore/Perché lo Stato islamico minaccia l’Occidente” (Rizzoli); Chiara Saraceno, “Il lavoro non basta/La povertà in Europa negli anni della crisi” (Feltrinelli); Massimo Recalcati, “L’ora di lezione/Per un’erotica dell’insegnamento” (Einaudi); Sergio Rizzo, “Da qui all’eternità/L’Italia dei privilegi a vita” (Feltrinelli).

 

Tra i vincitori delle passate edizioni del premio, segnaliamo, per la narrativa: Giorgio Bassani, Alberto Asor Rosa, Domenico Starnone, Niccolò Ammaniti, Sebastiano Vassalli, Umberto Eco, Giuseppe Pontiggia, Nico Orengo, Fulvio Tomizza, Marcello Fois, Susanna Tamaro, Marco Lodoli; per la saggistica: Arrigo Levi, Salvatore Settis, Gaspare Barbiellini Amidei, Raffaele La Capria, Ernesto Galli Della Loggia, Piero Ottone, Giorgio Ruffolo, Luciano Canfora, Ennio Remondino, Vito Mancuso.

 

 

Premio per la narrativa 2015 a Mariapia Veladiano per “Il tempo è un Dio breve” (Einaudi)

 

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Mariapia Veladiano, vicentina, laureata in filosofia e teologia, dopo aver insegnato

più di venti anni lettere, è oggi preside. Per Einaudi ha pubblicato “La vita accanto” (2011, tradotto in Inghilterra, Francia e Spagna); e “Ma come tu resisti, vita” (2013). Da Rizzoli è uscito “Messaggi da lontano” (2013), una detective story per ragazzi. Scrive sui quotidiani “la Repubblica” e “Avvenire”.

“”Un vibrante libro sull’amore… Veladiano è lirica, intensa, molto letteraria. Ha la tempra furiosamente femminile di certe mistiche… Qualcosa di estatico e ossessivo pulsa coraggiosamente nella sua prosa”.

Leonetta Bentivoglio “la Repubblica”

 

 

Premio per la saggistica 2015 a Sergio Rizzo per “Da qui all’eternità. L’Italia dei privilegiati a vita”
(Feltrinelli)

 

 

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Sergio Rizzo, è inviato ed editorialista del “Corriere della Sera”, dopo aver lavorato a “Milano Finanza”, al “Mondo” e al “Giornale”. Tra i suoi libri: “Rapaci”, “la cricca” e “Razza stracciona”.

Con Gian Antonio Stella ha scritto “La Casta”, “La Deriva”, “Vandali”, “Licenziare i padreterni”,
e per Feltrinelli “Se muore il Sud”.

“Da dov’è partita la deriva che ha fatto diventare l’Italia il Paese, forse unico al mondo, nel quale è norma indiscutibile il privilegio a vita per politici, sindacalisti, alti magistrati, di ogni ordine, funzionari di stato, manager pubblici e non? E come possiamo uscire da questo labirinto di ingiustizie?”